• Il Commissario straordinario per il rischio geologico apre il cantiere di Acri. Dal 2010 una frana mette a rischio un quartiere con 5000 residenti
    24/01/2013 | Domenico Percolla, Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico | Comunicato

    CATANZARO – Venerdì 25 gennaio p.v. ad Acri, in contrada Serricella, saranno consegnati ufficialmente all’impresa aggiudicataria Geo Sondaggi srl di Rende i lavori che si sono resi necessari dopo la frana del febbraio 2010. La Geo Sondaggi si è aggiudicata l’appalto nell’ambito delle opere che l’Ufficio del Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria ha appaltato fra quelle comprese nell’Accordo di Programma siglato il 25.11.2010. Per l’occasione il Commissario Domenico Percolla, che sta operando in Calabria secondo le direttive del Ministero dell’ ambiente d’ intesa con la Regione Calabria, ha delegato alla consegna dei lavori l’ingengner Giuseppe Greco che sarà ricevuto alle ore 11 nel Palazzo Comunale di Acri dal vice sindaco Luigi Maiorano e dal direttore dei lavori ingegner Lettieri: tutti insieme incontreranno la stampa locale, per poi recarsi sul luogo dove dovrà aprirsi il cantiere che, secondo il capitolato di gara, dovrebbe concludersi entro 240 giorni. Vale ricordare che la contrada Serricella fa parte della più vasta zona denominata “La Mucone” che si estende a ridosso della sponda sinistra del fiume omonimo e dove risiedono circa 5000 acresi. Una zona dove i collegamenti sono di per sé abbastanza difficili visto che tra la media valle del Crati, Cosenza, e l’altopiano Silano si snoda una sola arteria viaria. L’Ufficio del Commissario, con i lavori appaltati alla Geo Sondaggi, sta andando quindi a risolvere un disagio che incombe sulla popolazione di Acri fin dal febbraio 2010, cioè da quando una frana di importanti dimensioni interessò il versante del Mucone e tratti di quell’unica strada comunale con danneggiamento di alcuni fabbricati che, dopo attente verifiche effettuate dai tecnici comunali e dalla squadra tecnica dei Vigili del Fuoco, proprio per le vistose lesioni e per l’inclinazione verso il fronte dello smottamento, furono oggetto di ordinanze di sgombero.