• Il dopo alluvione nella Provincia di Reggio Calabria. Le reazioni politiche
    Le considerazioni di Rosanna Scopelliti, Giancarlo Pittella, dei deputati e senatori M5S, dei Giovani Comunisti e di Alleanza Calabrese
    05/11/2015 | Comunicati diversi

    Maltempo basso Ionio 3Dopo gli eventi alluvionali della scorsa settimana sono pervenuti comunicati da parte di diverse forze e/o esponenti politici. Li pubblichiamo integralmente.

     

    Rosanna Scopelliti – AP-NCD

    Roma, 2 novembre 2015 – “La Calabria è stata al centro di una pericolosa emergenza maltempo, che ha provocato un morto a Taurianova (RC) e ingentissimi danni ai terreni, alle abitazioni private ed alle infrastrutture viarie e ferroviarie. Gli eventi atmosferici devastanti hanno interessato maggiormente la costa jonica del reggino, ed hanno determinato la quasi totale distruzione di un intero tratto della SS106, oltre che del contiguo percorso ferroviario. Emergenze di questa portata non possono essere affrontate dal Governo che con la immediata dichiarazione di stato di calamità naturale”. Ad affermarlo, in una nota, l’On. Rosanna Scopelliti, parlamentare calabrese, capogruppo di Area Popolare in Commissione Difesa della Camera dei Deputati. “La Calabria non sia, ancora una volta, figlia di un Dio minore – ha continuato la deputata – ed è necessario che il Governo si attivi immediatamente in tal senso; la visita del Ministro Delrio di quest’oggi ci porta a sperare in provvedimenti incisivi ed adeguati, oltre che immediati”. “Se richiesto dalle Autorità locali – conclude la deputata – mi attiverò io stessa in Commissione Difesa per richiedere l’intervento dell’Esercito, affinchè si possa tornare, nel più breve tempo possibile, alla normalità nelle zone colpite dal disastro di questi giorni”.

     

    Giancarlo PIttella – Pd –  Eurodeputato:

    Esprimo la mia solidarietà e vicinanza alle popolazioni della fascia ionica-reggina per gli ingenti danni e l’isolamento di interi comuni, verificatesi a causa delle piogge torrenziali che hanno interessato tutta la provincia nei giorni 1-2 novembre. Un abbraccio particolare va alle due famiglie della piana alle quali la gravità delle condizioni atmosferiche ha strappato due giovani vite che hanno suscitato profondo dolore e sgomento anche all’interno dell’intero paese. Attiverò ogni iniziativa utile affinchè si proceda con celerità al ripristino dei servizi essenziali ed al collegamento viario per consentire il ritorno alla normalità di queste sfortunate popolazioni. Sarò al fianco del governatore Mario Oliverio per facilitare ogni intervento di competenza della Commissione Europea affinchè agli interventi ordinari si affianchi una concreta politica infrastrutturale capace di prevenire i drammi in questione. Le popolazioni interessate hanno dato prova in questi giorni di caparbietà, di coraggio e di disponibilità, tutti ingredienti che stanno facendo conoscere meglio i calabresi anche fuori dal nostro paese. Sono sicuro che le risposte corali ed unitarie che si stanno registrando, saranno la strada maestra per superare il momento e per far ripartire la serenità, la sicurezza e l’economia di una provincia che merita l’affetto e la vicinanza di noi tutti.

     

    Dieni, Morra, Nesci , Parentela – Deputati e Senatori Movimento 5 Stelle:

    «Il Governo deve riferire immediatamente quali sono le misure che intende adottare per la Calabria colpita dall’alluvione di Ognissanti». Questa la richiesta dei parlamentari calabresi Federica Dieni, Nicola Morra, Dalila Nesci e Paolo Parentela che hanno presentato una medesima interrogazione alla Camera e al Senato per chiedere conto al Governo degli interventi previsti per il disastro nella Locride. Continuano i pentastellati: «I fatti dicono che la Calabria è sempre la regione meno considerata rispetto alle calamità e tragedie. Il Governo deve dimostrare il contrario per rispondere alla gravissima situazione di difficoltà in cui oggi si trova la regione. Ci auguriamo che intanto Ernesto Carbone e Rosi Bindi capiscano l’antifona e spingano Renzi a misure concrete e rapide». «A breve – concludono i parlamentari – i media che hanno messo in coda il dramma Calabria, spegneranno i riflettori. Non permetteremo che nel silenzio dell’informazione il Governo dimentichi le necessità connesse a questa emergenza».

     

    Campanella, Vento, Condello – Coordinatori Giovani Comunisti:

    Per l’ennesima volta piangiamo per un disastro idrogeologico ampiamente annunciato. La Calabria, così come tutto il meridione, nell’ultima settimana è stata duramente colpita da frane e alluvioni che hanno causato anche l’isolamento di buona parte del territorio reggino. In un Paese in cui sull’agenda politica ci sono sempre e solo grandi opere e privatizzazioni, ancora una volta, non si riesce a capire quale siano le vere priorità di una terra che ha visto un morto nella Piana di Gioia Tauro e il franare della SS 106 e della rete ferroviaria. Paradossale se si pensa che nelle ultime settimane si ritorna a parlare del Ponte sullo Stretto e di TAV in Calabria. La mancanza di acqua a Messina, le alluvioni in Campania e Puglia dimostrano come ci sia realmente bisogno di un nuovo piano di prevenzione per il Sud scevro da ogni speculazione per interessi politici o mafiosi. I Giovani Comunisti solidarizzano con la popolazione colpita dal maltempo, in un territorio che ha bisogno di essere messo in sicurezza da subito.

     

    Mimmo Tuscano – Alleanza Calabrese:

    Alleanza Calabrese è vicina alla popolazione della costa jonica reggina ed in particolar modo alla fascia che parte da Brancaleone ed arriva a Calulonia, per la devastante alluvione che ha colpito impietosamente il territorio. La partecipazione al dolore, alla rabbia, alla frustrazione ed alla mortificazione di un popolo è sentita e vissuta in prima persona perché molti nostri sostenitori, tesserati e amici hanno vissuto e stanno vivendo, personalmente, la tragedia, ma anche perché il nostro movimento nasce dal basso, dal territorio e vuole rappresentare senza filtri in chiave “politichese” l’urlo di dolore che si alza da una terra violentata e abbandonata. Questi infausti eventi ci devono far riflettere e capire che quando le cose si mettono male, rimaniamo da soli! Possiamo contare solo sulle nostre forze e su chi ha nel sangue la passione per quello che vive e che fa, avere passione significa avere cuore, e si sa con il cuore si spostano anche le montagne. Alleanza Calabrese è sul territorio, i suoi uomini pochi o tanti che siano in silenzio, come è giusto che sia, stanno dando il loro contributo, non aspettano che le strade diventino “praticabili” per fare le passerelle! Dobbiamo essere consapevoli che nessuno da niente per niente, solo noi possiamo risollevarci e sperare di ritrovare una nuova grande dignità come quella che era insita al nostro territorio prima che venisse conquistato da “stranieri sanguinari” che si sono appropriati delle ricchezze materiali prima, e con la spinta all’emigrazione anche delle ricchezze culturali, con tanti calabresi che hanno fatto la fortuna e la ricchezza di altre regioni e di altre nazioni, sparse nel mondo. Ci sarà da lavorare tanto e duramente, la macchina organizzativa dello stato centrale sta intervenendo solo sulle priorità (statale 106 e linea ferroviaria), ma ci sono paesi e contrade isolate, anziani e malati che solo con le peripezie di parenti e volontari ricevono cibo e medicine; aziende agricole messe in ginocchio, strade interpoderali scomparse. Tutto un micro-mondo economico raso al suolo. I mass-media nazionali iniziano a dedicare qualche servizio superficiale (il giornalista cita l’interruzione della statale come strada provinciale) ma non parlano delle case inondate dal fango e del già povero tessuto economico spazzato via dall’acqua. Il perché del silenzio non trova ragione se non nella chiara volontà di minimizzare o nella maligna convinzione che se non si parla di ‘ndrangheta e morti ammazzati la Calabria non interessa. Ribelliamoci a questo stato di fatto, riprendiamoci il nostro, e per farlo c’è solo una strada denunciare chiaramente le malefatte di chi ci ha rappresentato e ci rappresenta. Come un governo regionale, quello di Oliverio, spocchioso e tronfio, a parole, servo del popolo ma nei fatti rinchiuso nelle proprie stanze dorate pronto a mettere le mani in pasta dappertutto, per poi rinnegare anche il proprio compagno di partito se arrestato proprio in un caso di tangenti nella gestione dell’ANAS! Alleanza Calabrese chiede a gran voce e pubblicamente che la magistratura apra delle inchieste urgenti, indagando su ciò che non è stato fatto e doveva essere fatto (controllo idrogeologico e messa in sicurezza del territorio), sui soldi che sono stati spesi ma non si sa come e dove, sull’assegnazione di appalti e sub-appalti, su decisioni politiche più o meno congrue alle problematiche, sulla gestione da parte dei dirigenti degli uffici preposti ed infine dell’esecuzione dei lavori e relativo collaudo. Una fiumara che esonda, un muro che si sgretola a fronte di interventi. I fatti parlano da soli. Nelle macerie c’è scritto chiaramente il nome e il cognome dei responsabili, noi chiediamo che vengano individuati e che inizino a pagare di tasca propria. Bisogna individuare e condannare chi con la politica e chi con la gestione hanno fatto man bassa di soldi pubblici, arricchendosi, corrompendo e facendo clientelismo. Non si lucra con la vita delle persone, non si gioca con le aziende! I reati in Calabria non sono solo quelli di ‘ndrangheta, e quest’ultima non deve essere usata come alibi da chi deve indagare e giudicare. Oltre la ‘ndrangheta ci sono reati altrettanto gravi contro un popolo!