il pronto soccorso dell'ospedale di polistena

POLISTENA – Il Partito Democratico della Piana invita tutta la popolazione alla mobilitazine per correggere l’atto aziendale che, dal 1 agosto, chiude il reparto di Otorino dell’Ospedale di Polistena. Si tratta, sottolinea Michele Galimi, a nome dei democratici della Piana, di un atto  che priva la nostra popolazione di un servizio fondamentale per la salute di noi tutti. Il reparto in questione soddisfa pienamente gli indici di produttività e funzionalità che ogni reparto ospedaliero dovrebbe avere. La grande professionalità del primario, dott.Walter Mallamace, e di è tutta la sua equipe, è sotto gli occhi di tutti. Il numero e la qualità degli interventi effettuati in tutti questi anni, dimostrano quanto questo reparto sia stato vicino alle esigenze di questo martoriato territorio. Proprio questa mattina, durante il sit-in, organizzato per la difesa di questo importante servizio, molti utenti mettevano in evidenza ai cronisti, la grande carica umana dimostrata da tutto il personale del reparto interessato, e questo, in un territorio come il nostro, non è cosa di poco conto. L’accorpamento delle funzioni all’ospedale di Reggio, finirà per intasare quella realtà,privando il resto della provincia di quelle cure necessarie e tempestive che il reparto di Polistena garantiva e che, in molti casi, proprio l’immediatezza dell’intervento, è servita a salvare delle vite umane. Non credo, continua Galimi, che la sopprressione di questo servizio, porti ad alcun risparmio. In questi casi saranno parecchi i cittadini della provincia che porteranno i loro congiunti in presidi ospedalieri dislocati fuori regione, Roma, Firenze, Pisa, Milano. In casi del genere, la nostra regione dovrà rimborsare quelle strutture e quelle realtà,aggravando notevolmente la spesa. Senza contare che i meno abbienti avranno difficoltà a sostenere tutte le spese di eventuali soggiorni nelle realtà suddette. Come partito Democratico faremo tutte quelle battaglie necessarie a rimettere al centro dell’attenzione l’uomo ed i suoi bisogni. Non si può continuare a sottrarre servizi vitali alle nostre popolazioni, quando anche il riordino sanitario continua a rimanere un mistero ed una favola. Ed infatti, la costruzione dell’ospedale della piana, è ancora un progetto credibile?