LAMEZIA TERME – L’ipotesi d’accordo presentata dall’azienda, discussa e sottoscritta dalle OO.SS. componenti il tavolo negoziale, rappresenta, dal nostro punto di vista, per loro, una sonora sconfitta politica, e la perdita dei diritti acquisiti per le lavoratrici e i lavoratori che, praticamente, subiranno i risvolti negativi di quanto concordato. Una schiacciante vittoria della Giunta regionale che, di colpo, si ritroverà nelle proprie casse circa 9 mln di euro all’anno scippati per la maggior parte dalle tasche dei dipendenti delle Ferrovie della Calabria. Ci chiediamo come sia stato possibile sottoscrivere un accordo che prevede una riorganizzazione del lavoro finalizzata al recupero di produttività e al contenimento dei costi e che contestualmente inserisce nuove e pesanti flessibilità. Chi ci guadagna da tutto questo è solo Scopelliti, che potrà spendere i proventi dei nostri sacrifici a suo piacimento. Nuove flessibilità. Così sono definite attività, certamente dignitose se fanno parte del proprio profilo lavorativo, che inserite in profili altamente qualificati ne snaturano e ne mortificano la professionalità.
E’ richiesto ai conducenti, oltre alla guida, di provvedere alla pulizia completa dei mezzi di servizio, al rifornimento del gasolio, alla piccola manutenzione, in aggiunta ad altre incombenze già previste dalla mansione già di per sé impegnativa e flessibile. Immaginino i cittadini come si presenterà in servizio un conducente dopo aver dato corso a queste attività per i quali oltre alla dotazione del materiale di protezione, sarebbe necessaria anche la giusta conoscenza delle procedure in coerenza con la LG 626. Non basta fornire di kit e deregolare alle norme sulla sicurezza. Certamente non sarà un bel vedere. Sarà costretto a relazionarsi con il pubblico con le mani sporche di grasso, di gasolio, di polvere, sudato e con la divisa sgualcita e macchiata. Una bella immagine di azienda efficiente ISO 1000. Una “proposta indecente” per un personale che è sottoposto a visita di revisione ogni due anni, che deve essere fisicamente perfetto al fine di garantire la sicurezza dei trasportati, che per conseguire l’idoneità alla guida di mezzi adibiti al trasporto di persone affronta un percorso di formazione costoso e difficile come un corso di laurea, che deve frequentare corsi di aggiornamento professionale e che deve essere, quindi, sempre lucido e pronto a realizzare al meglio la propria professionalità. La stessa sorte subiranno i dipendenti che operano negli impianti fissi, negli uffici e in tutte le infrastrutture mobili e immobili dell’azienda.
LAVORATRICI E LAVORATORI PLURISERVIZI. Altro che merito e professionalità. Una assurda visione di come deve funzionare un’azienda che esercisce servizi fondamentali per i cittadini. Una proposta da respingere considerando che nulla produrrà per quanto riguarda il miglioramento del servizio offerto. Basta osservare cosa succede quotidianamente sui servizi oggi per capire cosà c’è dietro l’angolo per cittadini e i dipendenti visto che l’unica soluzione al mancato adeguamento dei corrispettivi è il taglio del personale. Autobus strapieni con oltre 20/30 persone in più rispetto al numero dei posti a sedere senza le previste autorizzazioni al trasporto di viaggiatori in piedi ( gli organi di polizia deputati al controllo che fanno compreso le SS. LL dei Prefetti delle cinque province opportunamente informati dalla scrivente?). Soppressione di corse per mancanza di autobus fermi nelle rimesse; Pulizia degli AB, dei treni, degli impianti, così come la qualità del servizio, inadeguata rispetto agli standard minimi.
Autobus e personale distratti dal regolare servizio di linea, per il quale i cittadini pagano le tasse oltre al salasso dei biglietti, per essere utilizzati a soddisfare le esigenze del trasporto dei forestali da S.Giovanni in Fiore a Cosenza per conto del Comune di Cosenza che sembrerebbe sia effettuato a titolo gratuito. Negazione del congedo al personale di guida, insufficiente a seguito il licenziamento di 21 unità e il mancato rinnovo del contratto a 15 lavoratori assunti a tempo determinato, costretto a inventarsi altre forme per poter soddisfare le esigenze personali nonostante la riduzione dei turni di servizio conseguente alla modifica unilaterale dei criteri riguardanti i medesimi. Queste sono le ricette proposte dalla Regione Calabria senza che ne abbia titolo condivise da azienda e OO.SS trattanti. La cancellazione dei diritti deve essere fermata. Chiediamo a chi va in piazza un giorno si e un altro pure, di dare concreta attuazione a quanto rivendica e strilla ritirando la firma dall’accordo e rilanciando l’idea che i servizi pubblici, la salute, la conoscenza, la formazione, l’ambiente sono beni comuni ai quali la politica deve rispondere attraverso azioni utili al loro miglioramento investendo e non tagliando.