POLISTENA – Il Tribunale civile di Palmi ha accolto il reclamo dell’Amministrazione Comunale difesa dall’Avv. Ferdinando Salmeri, in ordine al ricorso ex art. 700 presentato dal dipendente comunale Mario Spanò, difeso dall’avv. Salvatore Galluzzo, che lamentava un presunto demansionamento a seguito della riorganizzazione degli uffici e dei servizi compiuta dall’Amministrazione Comunale con delibera di Giunta. Dopo aver esaminato il reclamo, il collegio formato dai giudici dott.ri Dionisio Pantano, Piero Santese, Mario Cecchini, ha accolto la posizione dell’Amministrazione Comunale condannando il dipendente Spanò al pagamento delle spese processuali in favore del Comune quantificate in Euro 2.383,00. In particolare i giudici hanno verificato l’insussistenza del “periculum in mora”, condizione che secondo il ricorrente Spanò, si sarebbe sostanziata in un grave ed irreparabile danno nei suoi confronti provocato dalle scelte dell’Amministrazione. La tesi del dipendente dunque è stata respinta avendo il Collegio evidenziato oltretutto, “…che lo spostamento del dipendente all’interno di una medesima categoria contrattuale può produrre anche un arricchimento del bagaglio delle conoscenze…” Il Sindaco dott. Michele Tripodi ha così commentato l’ordinanza: “L’accoglimento delle tesi del Comune dimostra ancora una volta che l’operato dell’Amministrazione è sempre improntato sul rispetto della legalità e delle regole, nonchè di tutti quei principi deontologici ed etici che tutelano il lavoratore nell’espletamento dei suoi doveri d’ufficio al servizio dei cittadini. La cosa strana e grave da evidenziare in questa vicenda è la strumentalizzazione politica che ne è stata fatta ed il tentativo meschino di creare ad arte un “affaire Dreyfus” inesistente. Un gioco pericoloso e perverso a cui tutta l’opposizione si è prestata scioccamente, forse nella speranza di diffondere all’interno del Comune demotivazione, negligenza e rifiuto al dovere fra i dipendenti. Anche in questa circostanza, viceversa, ha prevalso la tesi di giustizia proposta dall’Amministrazione Comunale, come del resto accaduto in altre vicende analoghe trasformate in casi politici, poi rivelatisi boomerang grossolani per l’opposizione (si veda la vicenda della refezione scolastica). L’Amministrazione Comunale continuerà nel suo lavoro al servizio del popolo di Polistena e sarà sempre al fianco, indifferentemente dal pensiero politico di ognuno, di tutti quei dipendenti animati, come normalmente deve essere, da spirito di sacrificio e di servizio nei confronti della comunità di Polistena”.
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Il Tribunale di Palmi dà ragione al comune di Polistena contro il ricorso di un dipendente20/02/2012 | Comune di Polistena | Comunicato