• Alla vigilia della manifestazione di Polistena. Il sindaco Tripodi all’Edp: “Tolleranza zero contro mafia e corruzione. Cambiare mentalità per risolvere i problemi della Calabria”
    09/11/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    POLISTENA – Il giorno prima della manifestazione organizzata dal Comune di Polistena contro le mafie e la corruzione l’Edp ha sentito il sindaco Michele Tripodi al quale ha rivolto alcune domande.

     

    Sindaco Tripodi, cosa si aspetta che venga fuori dalla manifestazione antimafia che avete allestito?

    Il mio desiderio è che qualcosa si smuova. Vivendo più da vicino i problemi dei cittadini avverto che c’è un grande bisogno di parlare di problemi che per troppo tempo si sono sottaciuti specie intorno a temi quali mafia, voto di scambio e corruzione. Perché, alla fine, quelli ad indignarsi di fronte a queste vessazioni sono quasi sempre la minoranza.

     

    Qual è il messaggio che deve arrivare ai calabresi?

    Il messaggio più forte e chiaro è che non c’è più tempo per delegare agli altri i nostri problemi. Nessuno si prenderà l’onere di risolverli al posto nostro oltre che noi stessi. Acquisita la giusta consapevolezza, dovremo cercare di fare di tutto per ulteriormente sensibilizzarci e votarci al cambiamento.

     

    A proposito di messaggi, la dimostrazione pubblica “La Calabria che non si arrende è qui” potrebbe considerarsi un preavviso implicito al centro-destra al governo della regione di farsi da parte, viste le vicende che lo hanno contrassegnato?

    Il messaggio indirizzato alle classi dirigenti – da quelle regionali a quelle locali – è sicuramente quello che la politica venga restituita all’etica pubblica, senza la quale bisogna avere il coraggio, secondo coscienza, di mettersi anche da parte.

     

    Ecco, però proprio la politica, in generale, sembra essere la grande assente al richiamo dell’evento – peraltro inserito all’interno della 10. stagione dell’antimafia – che ha il chiaro scopo di avversare mafia e corruzione…

    Come organizzatori, forza politica ed amministrazione comunale abbiamo fatto appello a presenziare a ciascuna forza politica. Chiaramente poi staremo a vedere chi intenderà aderire. Alla fine, il giudizio spetterà alla gente. Sarà l’opinione pubblica a valutare gli assenti.

     

    Secondo lei, di cosa c’è davvero bisogno in Calabria per attivare definitivamente il cambiamento?

    Occorre imprescindibilmente una svolta culturale che muti la mentalità delle persone al fine di renderle veramente consapevoli dei propri diritti e doveri. E’ intollerabile finanche l’idea di dover chinare passivamente la testa a mafiosi, massoni, politici e funzionari che hanno fatto e fanno della corruzione la loro regola di vita.