REGGIO CALABRIA – Sono felice che martedì prossimo Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri sarà a Reggio Calabria per inaugurare il nuovo carcere di Arghilla’. Finalmente dopo circa 15 anni vede la luce il nuovo istituto penitenziario la cui apertura sembrava avvolta nella nebbia a causa di una serie di problemi che nonostante tutto restano ancora in parte da risolvere. Dispiace, infatti, che ancora persistano vari disagi come quelli relativi alla strada di collegamento con l’istituto e quelli per la metanizzazione dell’area, che certamente non rappresenteranno un bel biglietto da visita per il ministro. In ogni caso, l’allocazione di circa 180 detenuti che sarà effettuata su due dei tre piani del reparto detentivo, in quanto la capienza ottimale di ogni piano è di 90 unità, contribuirà ad una migliore ripartizione detentiva nelle altre sedi e ad una migliore operatività del personale di polizia.
La visita del ministro Cancellieri sarà anche l’occasione per rassicurare il territorio rispetto alla riapertura dopo l’estate del carcere L. Daga di Laureana di Borrello, chiuso da nove mesi per mancanza di personale. Lo spostamento dell’infermeria dal Daga al carcere di Arghillà avvenuto la scorsa settimana, in vista dell’inaugurazione di quest’ultimo aveva provocato non poche preoccupazioni, ma è certo che non appena le forniture previste per Reggio Calabria saranno consegnate, tutto ritornerà al proprio posto come è giusto ed opportuno che sia. Le rassicurazioni avute in tal senso un mese fa a Roma e soprattutto quelle comunicatemi dall’ufficio di gabinetto del ministro pochi giorni fa mi soddisfano, ma è chiaro che sarà compito di tutti quelli che hanno a cuore le sorti dell’istituto di Laureana non abbassare la guardia sino a quando non verrà ufficializzata la data della riapertura.
Per queste ragioni, martedì pomeriggio dopo l’inaugurazione del carcere di Arghillà, insieme ad una delegazione del comitato pro-carcere di Laureana a cui va il plauso per la caparbietà dimostrata, saremo ricevuti in Prefettura dal ministro Cancellieri per ribadire le nostre ragioni e delineare il percorso che porterà alla riapertura del L. Daga. Infatti, proprio a settembre il sottosegretario alla giustizia Giuseppe Berretta verrà a visitare il L. Daga, affinché, di concerto con il dipartimento nazionale dell’amministrazione penitenziaria si possa pianificare il lavoro utile alla ripresa delle attività con 110 detenuti. Tutto questo credo che rappresenti il modo migliore per ridare speranza ad un territorio che troppo volte è stato derubato e calpestato nella propria dignità.