• La Cgil replica a Torchia: “Su Rosarno toni da Bar dello sport. Le migrazioni sono un fenomeno storico e sociale, non una calamità”
    24/01/2012 | A. Calogero, Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO – Ieri, alla riunione dei Consigli Provinciali congiunti il Presidente Raffa ha affermato che l’unico Ente che ha preso impegni su Rosarno – sappiamo di 20.000 euro immediatamente spendibili annunciati al tavolo istituzionale in Prefettura – è stata la Provincia di Reggio Calabria. Non ci sorprenderebbe se, nei prossimi giorni, il signor Torchia, che ha dimostrato di essere davvero povero di stile istituzionale, attaccasse anche il Presidente Raffa, magari usando anche per lui toni da “Bar dello sport”.
    Bando alla ciance, ci dispiace che la mancanza di lungimiranza abbia impedito alla Regione di capire che le nostra chiamata alla responsabilità era rivolta, soprattutto, al ruolo di programmazione che, nel medio e lungo temine, si deve avere per realizzare la vera integrazione e creare condizioni strutturali di miglioramento del sistema economico ed agricolo della Piana.
    Serve, inoltre, inserire regole, a controllo pubblico, di trasparenza nel reclutamento della manodopera straniera presente sul nostro territorio, impedendo così che si consumi l’illecita intermediazione di manodopera e lo sfruttamento dei lavoratori; questo come Cgil e come Flai-Cgil, con l’impegno permanente di fare sindacato in strada con i ragazzi africani, lo denunciamo e lo contrastiamo da anni, mettendoci il massimo impegno di contrasto anche ai tentativi di infiltrazione delle organizzazioni mafiose.
    Sappiamo, pur condividendo le ragioni del provvedimento urgente voluto dal Ministro Riccardi, che una soluzione che guardi al futuro non possa essere assunta con sole iniziative di protezione civile.
    E’ noto, a chi ha un poco di buon senso, che le migrazioni appartengono a fenomeni umani, economici, politici e sociali; perciò non possono essere assurdamente viste alla stregua di un’alluvione, di un sisma e nemmeno sotto il profilo dell’ordine pubblico. Sono queste le ragioni che ci hanno portato a ritenere sbagliata e non utile la scelta della Regione di farsi rappresentare dal solo dipartimento di protezione civile.
    A quel tavolo, considerata la priorità per la Calabria, doveva sedere il Presidente Scopelliti o al massimo farsi a rappresentare dagli Assessorati che si occupano di politiche sociali per l’integrazione, per l’Agricoltura, per il lavoro.
    In ogni caso non abbiamo nessuna volontà di alimentare polemiche e auspichiamo per il futuro relazioni diverse
    Confidiamo che la Regione apra subito il confronto con le parti sociali affinchè si avvii una seria programmazione e che cerchi non solo di risolvere l’immediato ma che punti, in modo strutturale, a raggiungere l’integrazione attraverso il miglioramento delle condizioni economiche e sociali per gli stranieri e per il territorio .