• La Cgil scrive al prefetto di Reggio Calabria sul caso dei lavoratori di Piana Ambiente
    11/07/2012 | Valerio Romano, Filcams Cgil Gioia Tauro: | Strill.it

    GIOIA TAURO – Gentilissimo dottor Piscitelli, le scrivo questa lettera, per rappresentarle ad oggi la situazione dei lavoratori dell’azienda Piana Ambiente Spa, da qualche giorno in liquidazione e senza una vera e propria prospettiva occupazionale. È infatti da mesi ormai, che la situazione si è arenata. Un blocco questo che non sembra portare a nulla di buono in prospettiva futura. È ormai datata 28 Giugno l’ultima riunione tenutasi presso la sede Istituzionale della Vostra Prefettura, dove i sindaci del territorio si sono impegnati ad apportare delle modifiche entro cinque giorni da quella data, alla deliberazione della costituzione dell’Associazione temporanea di scopo, proposta dal Comune capo fila (Rosarno) al fine di garantire l’occupazione e salvaguardare un sistema rifiuti, che da sempre, fa gola alla criminalità organizzata del territorio. Ci preoccupa inoltre la scarsa attenzione che i primi cittadini ci hanno messo in tutta questo continuo evolversi della vertenza. E ci preoccupa ancora di più, capire che ad oggi nessun comune a parte qualcuno (ma sono veramente pochi), abbia adottato le delibere per la costituzione dell’associazione temporanea di scopo. Crediamo che la non curanza degli atteggiamenti dei comuni della piana, stia portando ad uno smembramento dell’appalto, non consentendo il mantenimento del gruppo dei lavoratori e la costituzione di un vero consorzio o associazione di comuni. Allo stesso modo, pensare di partire con una sola gestione della raccolta Rsu, invalida tutto quel ragionamento svolto con Lei e con i Sindaci della Piana, dove l’obbiettivo principale è la raccolta differenziata spinta di tipo porta a porta, che sia in grado di dare risposte nella gestione dei rifiuti ed anche in termini occupazionali per il territorio. Inoltre, in più occasioni abbiamo lamentato nella Vostra illustrissima sede, l’atteggiamento di alcuni comuni della Piana, su tutti Gioia Tauro, che esprimeva nell’organico di Piana Ambiente, 27 lavoratori del proprio comune e con la scelta di internalizzare il servizio e senza aver manifestato una chiara idea di gestione differenziat. Inoltre, come Lei ha manifestato durante l’incontro, non si è nemmeno preoccupato di “quali saranno le sorti dei figli, quando una famiglia si separa”. E allora chiediamo a Lei di intervenire, per sanare una situazione che non può essere lasciata nelle mani di chi non vuol essere protagonista del proprio futuro. Ma soprattutto questo servizio che da sempre è stato nelle grinfie della criminalità organizzata e quindi della Ndrangheta in particolare non può essere lasciato al caso, ma c’è bisogno invece di un intervento strutturale che riorganizzi la gestione dei rifiuti. Ci auguriamo nel breve tempo di avere un incontro che determini la nascita di un associazione dei comuni della piana e che sia di spirito unitario nell’interesse di cittadini e lavoratori.