• La pratica sportiva come strumento di aiuto alle famiglie. Rinnovato impegno della Pallavolo Jolly Cinquefrondi nel settore giovanile
    Nuovo corso sotto la responsabilità di Antonio Polimeni. Tecnici, medici, ragazzi e genitori insieme in campo e fuori. Società, Scuola e Chiesa partner per un sano e corretto sviluppo dell'individuo
    01/11/2014 | Edicola di Pinuccio

    polimeni pallavolo mediatecaCINQUEFRONDI – Una società in continuo movimento, questo quanto si può dedurre dalla frenetica attività che la Pallavolo Jolly Cinquefrondi sta mettendo in atto. Fermo il campionato per il turno festivo, ieri mattina la visita istituzionale di una rappresentanza societaria al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, ieri sera l’amichevole vinta contro il Cosenza per 2-1, oggi la chiamata a raccolta di tutti i genitori dei piccoli atleti impegnati nel settore giovanile. Obiettivo quello di illustrare il nuovo assetto e le nuove basi del movimento pallavolistico locale.

     

    A chiedere di incontrare i primi responsabili dell’educazione dei propri figli è stato Antonio Polimeni, tecnico allenatore della squadra che milita nel campionato di serie B1 di volley e da quest’anno anche responsabile del settore giovanile. Luogo dell’incontro una Mediateca comunale gremita di genitori, bambini e ragazzi.

     

    Dopo l’introduzione del presidente Ceruso, è stato proprio Polimeni ad illustrare alla platea lo spirito ed i fini della nuova organizzazione. Una società che milita nella terza serie nazionale non può permettersi il lusso di non avere una professionale e qualificata organizzazione a tutti i livelli. L’ulteriore incarico a me affidato – ha detto Polimeni – ed accettato di buon grado, mira soprattutto a creare le condizioni di operare sinergicamente con le famiglie nel processo di sviluppo fisico, psicologico ed educativo dei bambini e dei ragazzi.

     

    Nel corso dell’esposizione del progetto Antonio Polimeni ha voluto porre l’accento sulla freneticità della vita quotidiana che spesso porta i genitori ad osservare passivamente o distrattamente la crescita scorretta (fisica o psichica) dei propri figli troppo presi da fattori esterni quali la permanenza davanti alla tv e videogiochi o la frequentazione assidua dei social-network.  Da quest’anno la Jolly vuole svolgere una funzione sociale contribuendo attraverso un qualificato staff tecnico e medico al corretto e sano sviluppo del bambino/ ragazzo di oggi, giovane di domani.

     

    Tecnici qualificati in campo quindi, ma anche un osteopata pronto ad osservare e visitare periodicamente i bambini per monitorare la corretta evoluzione fisica del soggetto, uno psicologo sportivo pronto ad intervenire in situazioni particolari di stress indotto, una figura societaria, quella del dirigente responsabile del settore, individuata in Manuela D’Agostino attivissima madre di quattro splendidi bambini, pronta ad interfacciarsi e fare da punto di riferimento e cardine tra le famiglie ed i tecnici.

     

    Stiamo lavorando, ha continuato Polimeni,  con circa quaranta ragazzi, ma è in corso un’attività di sensibilizzazione a tappeto nelle scuole di tutto il comprensorio dove la Jolly e la sua professionale organizzazione si vuole porre come partner per colmare le palesi involontarie lacune nel settore specifico della formazione fisica dell’individuo. Nel nuovo progetto anche il coinvolgimento di  un’altra fondamentale istituzione, la Chiesa.

     

    Insomma “mens sana in corpore sano” questo sembra  il senso del discorso di coach Polimeni. Società, tecnici, medici, ragazzi e genitori, elementi complementari ed ingredienti di una ricetta per la realizzazione di un piatto perfetto e prelibato, il giovane sano di domani. Non importa – ha chiosato Polimeni – che tutti i ragazzi raggiungano i massimi livelli sportivi. Certo la più grande soddisfazione potrebbe essere quella di costruire un giorno una squadra a questi livelli composta tutta da giovani del comprensorio, contrariamente saremo comunque soddisfatti per aver contribuito alla corretta formazione di quelli che saranno i pilastri della società civile di domani.

     

    In chiusura Manuela D’Agostino ha voluto fare un appello alla partecipazione da parte dei genitori. Già l’anno scorso – ha detto – abbiamo registrato la presenza attiva e partecipata, quest’anno chiediamo un ulteriore sforzo in tal senso. Seguire durante le partite di campionato o durante i tornei i propri figli serve sia ai genitori che agli attori protagonisti dell’esperienza sportiva. Le trasferte saranno effettuate con un pulmino da quest’anno a disposizione della società.