REGGIO CALABRIA – La giunta provinciale ha cancellato l’Ossevatorio sul fenomeno dell’omofobia che era stato istituito dalla precedente amministrazione Morabito. L’iniziativa è stata aspramente criticata da esponenti politici e associazioni. Pubblichiamo a proposito il comunicato di Giuseppe Longo, capogruppo del Prc in Consiglio provinciale, e le note di ArciGay e Se Non Ora Quando?, di Reggio Calabria.
Giuseppe Longo, consigliere provinciale PRC
La revoca della delibera n. 224 della giunta Morabito che istituiva un osservatorio per l’analisi dei fenomeni omofobici, rappresenta di certo un grave passo indietro nella storia della nostra provincia, perché la cultura del rispetto di ogni diversità non può essere cancellata.
La Provincia di Reggio Calabria, una volta tanto, era diventata esempio di avanguardia nazionale nel campo sociale in materia di tutela dei diritti di chi viene ancora purtroppo emarginato da una società malata e spesso violenta. L’osservatorio sui fenomeni omofobici, nato su proposta del Prc, avrebbe avuto il compito di fornire assistenza medico, psicologica e legale, ma soprattutto avrebbe dovuto svolgere un importante funzione preventiva in quanto fortemente educativa, se l’attuale giunta, con un colpo di spugna inaccettabile, non avesse provveduto a cancellarlo con troppa superficialità e irresponsabilità.
Dispiace che un tema così delicato possa divenire motivo di scontro politico, perché la battaglia all’omofobia è un problema strettamente culturale e sociale e come tale non dovrebbe avere alcun colore politico. Combattere la cultura dell’esclusione e della discriminazione alla nascita, facendo informazione e formazione nelle scuole e in altri luoghi, è l’unico mezzo efficace per prevenire la violenza.
Le battaglie di civiltà e democrazia andrebbero sempre condivise perché mirano alla valorizzazione ed al rispetto di ogni diversità, a prescindere da qualunque stupida strumentalizzazione.
Per queste ragioni invito il Presidente Raffa e la sua giunta a rivedere immediatamente le proprie posizioni, nell’esclusivo interesse della crescita culturale e sociale della nostra Provincia, perché sono certo che ogni nuova amministrazione, prima di cancellare tutto ciò che viene fatto precedentemente, debba lavorare per migliorare e portare a compimento ciò che di buono viene prodotto dalla politica, e l’osservatorio dei fenomeni discriminatori merita di essere concretizzato, in quanto garantirebbe un sevizio che favorisce la sicurezza, il benessere fisico, psicologico e sociale di una fascia importante della nostra comunità.
Arcigay Reggio Calabria
Con la delibera n.311 del 4 ottobre pubblicata da oggi sul sito istituzionale della Provincia di Reggio Calabria, la Giunta guidata da Giuseppe Raffa ha annullato un precedente delibera (224) della Giunta Morabito che deliberava la nascita dell’ “osservatorio per l’analisi dei fenomeni di discriminazione e violenza omofobici”.
La delibera in questione era stata un’importante conquista dell’Arcigay reggina, che in sintonia con la Giunta provinciale di centrosinistra, istituiva un osservatorio innovativo in tutto il sud Italia, che aveva l’obiettivo di analizzare gli episodi di omofobia e soprattutto prevenirli attraverso attività di consulenza e formazione. L’attuale Giunta di centrodestra ha ritenuto di annullare l’attonel totale silenzio, senza aver ritenuto opportuno contattare la nostra associazione, che avrebbe avuto il compito di coordinare l’osservatorio, per comunicare i motivi di tale scelta o cercare altre soluzioni. La maggioranza di centrodestra in Parlamento ha bocciato il testo di legge contro l’omofobia proposto dall’Onorevole Concia del Pd ritenendolo incostituzionale: il centrodestra reggino si uniforma alla linea omofoba e la supera, perché non decide in questo caso di negare la nascita di un nuovo progetto ma addirittura ritiene di annullare un progetto già avviato. Questo non adrà certo a scapito della nostra associazione (che continuerà come già fatto a dare assistenza e informazioni a chiunque ne avesse bisogno, a fornire sostegno legale e medico attraverso professionisti che mettono a disposizione gratuitamente la loro competenza, a fare formazione attraverso singoli accordi con le scuole per parlare assieme a professori e studenti di omofobia) ma danneggerà tutta la popolazione lgbt, le tante giovanissime vittime di discriminazione, violenza ed esclusione. Come Arcigay riteniamo doveroso dare rilevanza a questa scelta omofoba dell’amministrazione guidata da Giuseppe Raffa.
Comitato “Se non ora, quando?” di Reggio Calabria
Come “se non ora, quando?” di Reggio Calabria non possiamo non mostrare la nostra indignazione ancora una volta per l’ennesimo atto vergognoso del centrodestra reggino. Che riguardi la regione il comune o la provincia è un susseguirsi di atti scandalosi rispetto ai quali non si può restare in silenzio a guardare.
Dopo mesi di inattività, nonostante i problemi seri da affrontare (viabilità, ambiente, manutenzione scuole, precari), l’amministrazione provinciale reggina trova il tempo solo per emettere la delibera n.311 del 4 ottobre pubblicata sul sito istituzionale della Provincia di Reggio Calabria. Con questo atto, la Giunta guidata da Giuseppe Raffa ha annullato una precedente delibera (224) della Giunta Morabito che disponeva la nascita dell’ “osservatorio per l’analisi dei fenomeni di discriminazione e violenza omofobici”.
Come non rimanere stupiti? Come non chiedere conto di ciò?
Sappiamo bene, come donne, cosa significa difendere e tutelare ogni forma ed espressione di dignità umana in quanto “inviolabile”, siamo state presenti, solidali con tutti coloro che ogni giorno lottano per vedere riconosciuti diritti civili, giustizia sociale e pari condizioni di vita, qualsiasi sia la scelta di orientamento religioso, sessuale e politico.
A partire dal governo centrale che con “l’iter scandaloso” della Legge contro l’Omofobia e la Transfobia ha ignorato ciò che rappresentava una legittima richiesta volta ad arginare i fenomeni di violenza ed offesa che continuano a verificarsi in un crescendo allarmante, a partire dall’offesa ed il vilipendio che genera odi e discriminazioni, per finire a quello che è accaduto all’interno della giunta provinciale.
Questa non è e non sarà una battaglia “da minoranza”!!!
Siamo state come “Se non ora quando?” di Reggio Calabria in piazza insieme all’ Arcigay reggino il 19 luglio e continueremo ad esserlo assumendo come nostra questa battaglia contro la posizione della Giunta provinciale e sollecitiamo tutte le cittadine ed i cittadini a partecipare a questo momento di indignazione che colpisce tutti, dimostrando ancora una volta che questa classe dirigente sta facendo sprofondare la nostra regione in una situazione di assenza di democrazia e civiltà.