BOVA MARINA – E’ morto attorno alle 13:30 a Bova Marina Pasquino Crupi, intellettuale meridionalista e giornalista, considerato uno dei maggiori studiosi della storia calabrese. I funerali si terranno domani 20 agosto alle ore 16 nella chiesa intitolata a Don Bosco. Nella cittadina della provincia di Reggio Calabria Crupi era nato 73 anni fa. Giornalista pubblicista dal 16 ottobre 1973, prorettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, direttore del periodico “La Riviera”, è stato un meridionalista senza conversione e un intellettuale rimasto nella trincea calabrese, nella Calabria della quale continuava la difesa con estrema passione, come studioso del pensiero calabrese, come appassionato oratore, come giornalista senza peli sulla lingua. Tra le sue numerose opere: Letteratura ed emigrazione (Reggio Calabria 1982); Processo a mezzo stampa (Venezia 1982); Stragi di stato nel Mezzogiorno contadino (Cosenza 1985); Il giallo colore del sangue di Luino (Reggio Calabria 1990); Un popolo in fuga (Cosenza 1991); L’anomalia selvaggia-Camorra, mafia, picciotteria e ndrangheta nella letteratura calabrese del Novecento (Palermo 1992); Benedetto Croce e gli studi di Letteratura calabrese (Cosenza 2003). E vale la pena di ricordare la monumentale Storia della letteratura calabrese. (Enza Cavallaro, Ilquotidianoweb.it 19/08/2013)
Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito alla notizia della morte del professor Pasquino Crupi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa di una tra le figure intellettuali di maggiore prestigio della nostra terra. Con Pasquino Crupi se ne va una tra le più vibranti ed appassionate espressioni del panorama culturale calabrese. Il mio ricordo, intriso di stima ed affetto, è rivolto a quello che è ampiamente riconosciuto come un grande maestro meridionalista. Intellettuale contemporaneo, Pasquino Crupi è stato un convinto militante di sinistra dal pensiero ben definito che ha però affascinato ed entusiasmato, ben oltre la sua sfera di appartenenza, per la sua instancabile e trascinante volontà di ricercare la verità andando oltre ogni steccato. Negli ultimi tempi ho avuto il privilegio di intensificare il confronto dialettico con Pasquino Crupi sul terreno della nascita di un nuovo meridionalismo del quale egli stesso mi riconosceva come uno dei promotori. Abbiamo trovato convergenza di pensiero e di intenti, primo tra tutti sfatare il paradigma della questione meridionale come questione criminale e confutare la serie inesattezze finalizzate a penalizzare il Mezzogiorno. Ero stato invitato – prosegue il presidente Scopelliti – alla presentazione del suo ultimo prodotto letterario sulla questione meridionale e mi rattrista l’idea che questa occasione pubblica di confronto non avverrà più. Allo stesso tempo desidero ricordare, con commozione e riconoscenza, che ha avuto la forza di essere presente e dare il proprio contributo partecipando recentemente all’incontro organizzato dalla Lista Scopelliti Presidente a Reggio Calabria su “La democrazia sospesa” nonostante la sua condizione di salute fosse assai compromessa. Un generosità che si è espressa anche in questi termini e che detta la misura della statura morale di un uomo che non ha lesinato energie e risorse per alimentare il dibattito in una terra tanto bisognosa di dialogo e partecipazione pubblica. La Calabria ricorderà sempre questa figura di autorevole intellettuale”. (Giuseppe Scopelliti, Regionecalabria.it, 19/08/2013)
I compagni e le compagne del Partito dei comunisti italiani addolorati e rattristati, piangono l’immatura scomparsa del compagno professor Pasquino Crupi, straordinaria personalità di intellettuale meridionalista, storico e scrittore che si è sempre battuto per il riscatto e il progresso della nostra terra. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel pensiero e nell’azione del movimento comunista calabrese e meridionale. In questo momento di grande tristezza, il Pdci ammaina le proprie bandiere in deferente omaggio, esprime i sensi del più profondo cordoglio e porge le più sentite ed affettuose condoglianze alla moglie, ai figli ed a tutti i familiari e parenti. (Pdci di Reggio Calabria, Comunicato, 19/08/2013
E’ venuto a mancare Pasquino Crupi. I Democratici reggini rendono omaggio al protagonista intellettuale e politico meridionalista che ha dispiegato il suo instancabile ed appassionato impegno a favore del mezzogiorno e dei più deboli e per l’affermazione dei valori della giustizia sociale e di crescita civile della nostra terra. I Democratici reggini, nell’esprimere il loro più profondo cordoglio ai familiari del professor Pasquino Crupi, lo ricordano con commozione e tristezza. (Partito Democratico di Reggio Calabria, Comunicato, 18/08/2013)
Con Pasquino Crupi scompare un intellettuale vero ed onesto. Un galantuomo che ha lottato per difendere il Mezzogiorno e la Calabria e lo ha fatto raccontando, senza ipocrisia e con estremo realismo, una Calabria vera. Mi legava a lui un solido rapporto di amicizia e la comune matrice socialista del nostro agire politico. Un uomo ed un amico vero, che non ha mai ceduto alla facile tentazione della ipocrisia e del qualunquismo. La Calabria ha perso un calabrese vero. Ne sentiremo la mancanza. (Gaetano Rao, assessore alla Provincia di Reggio Calabria, Comunicato, 20/08/2013)
“Cade e si ferma oggi il lento e audace cammino del meridionalismo. Si ferma muto davanti al dolore per il vuoto e per l’assenza del più tenace dei suoi contemporanei figli, per la perdita di quella luce che ha spostato il peso della storia, rimosso l’ingombro delle opache polveri del tempo, dissolto le ambiguità di quelle convenienze che hanno gettato nell’oscurità e nell’oblio il processo di crescita ed affermazione di un intero popolo. Se è vero come diceva il Salvemini che “la questione meridionale sarà risolta solo da un movimento energico, costante, organico – autonomo, con radici nel Mezzogiorno”, è dal Mezzogiorno e dai suoi più cari e preziosi figli che si dovrà attingere e ripartire. E’ dal convinto meridionalismo del prof. Crupi, amico, padre e fratello che dovrà ripartire questa vicenda umana ricca di onore e dignità. A lui va il pensiero, la grande stima, l’affetto, certi che dal suo esempio possa nascere un nuovo meridione”. (Ente Parco nazionale d’Aspromonte, Comunicato, 21/08/2013)
“Se è vero che le opere sopravvivono alla morte, alla provvisorietà del tempo ed insieme ad esse sopravvive l’uomo, allora Pasquino era e sarà sempre tra noi. Una voce possente, una tra le pochissime teste pensanti della Calabria ha lasciato una mole di lavoro scritto, testimoniato, a volte urlato, che rimarrà eredità permanente della cultura calabrese e delle nuove generazioni di studiosi ed intellettuali che, se non costretti a fuggire via per trovare un po’ di dignità ed esigere un rispetto che in questa regione ancora manca, potranno attingere ad un pensiero critico ed a una tempra intellettuale non comune per capire meglio la letteratura, le idee, il mondo, la bellezza, ma anche i limiti, dell’impegno civile, etico, politico.Accanto ad Antonio Piromalli, storico della letteratura, critico, poeta e saggista di indiscutibile valore, del quale, quest’anno, ricorre il decimo anniversario della morte, Pasquino continuerà ad essere il riferimento naturale di tutti coloro che amano la Calabria dell’impegno, della passione, della resistenza al germe del globalismo che mortifica l’originalità del pensiero e l’identità dei territori geografici ed umani e, tra questi, il meridione ed il meridionalismo. La Fondazione “ Fortunato Seminara”, che ebbe Pasquino nel proprio Comitato Scientifico, onora lo studioso e lo saluta con grande affetto.” (Caterina Adriana Cordiano, Presidente Fondazione Fortunato Seminara, Comunicato)