la base del nuovo monumento

CINQUEFRONDI – Fosse ancora esistito, il “movimento per la liberazione dell’Aquila”, nato a Cinquefrondi subito dopo la prima ristrutturazione della piazza principale del paese per protestare contro la chiusura dell’Aquila in una gabbia di metallo, oggi avrebbe certamente gioito e festeggiato l’evento. La vecchia e storica “Aquila” da questo pomeriggio tornerà in libertà. Fiumi d’inchiostro sono stati consumati sulle colonne dei giornali, anche l’Edp ha scritto del monumento ai Caduti di Piazza della Repubblica ed ha raccolto segnalazioni ed opinioni dei lettori sull’argomento. L’amministrazione comunale in carica, dopo aver ricevuto in eredità un lavoro pubblico incompleto, quello della risistemazione di Piazza della Repubblica, annuncia con manifesti pubblici l’inaugurazione del nuovo monumento ai Caduti. Concordata e realizzata la nuova base posta ad un angolo della Piazza in prossimità della discesa di via Turati, completato il restauro della vecchia “Aquila” curato personalmente dal consigliere comunale ed assessore alla locale comunità montana, Angelo Macedonio, recuperata la lista dei Caduti grazie all’impegno di Domenico Bellocco e realizzata una lastra di vetro temperato con i nomi impressi, finalmente oggi è l’ora dell’inaugurazione. Chi ha attraversato la Piazza tra ieri ed oggi non ha potuto fare a meno di notare il telo blu che avvolge l’intero blocco che ospita il monumento che questo pomeriggio ritornerà quasi  nella sua collocazione originale. Ritorna però  in un certo senso mutilato di alcuni suoi componenti “storici” quali i blocchi di basalto già persi dopo il primo restyling della Piazza, o del bassorilievo del Riggio smontato dalla “gabbia” del “triangolo” spartitraffico in occasione degli ultimi lavori iniziati nel dicembre pre-elettorale del 2009 e non più ritrovato. Di questi elementi nessuna traccia. L’Edp, nell’annunciare per questo pomeriggio la DIRETTA WEB della manifestazione di inaugurazione del nuovo monumento, approfitta per lanciare un appello ai lettori.  Raccogliamo insieme tutte le notizie utili alla localizzazione ed al recupero delle parti mancanti del vecchio monumento perchè, come dimostrato con i blocchi di basalto individuati e messi in sicurezza grazie alla segnalazione di Renato Macedonio pervenuta all’Edicola di Pinuccio e raccolta da  Angelo Macedonio, tali iniziative possono portare concretamente al ritrovamento ed alla restituzione alla collettività dei pezzi mancanti. Intanto, indipendentemente dal gradimento personale e soggettivo di ognuno, da pomeriggio si rende finalmente onore ai caduti cinquefrondesi per la Patria ed i familiari degli stessi, passando in Piazza della Repubblica, potranno per un attimo ricordare i congiunti che hanno pagato con il proprio sangue il prezzo della guerra.