REGGIO CALABRIA – Ho letto in questi giorni dell’ennesimo atto intimidatorio, il terzo nel giro di pochi mesi, subito dal sindaco di Bagnara Cesare Zappia. A lui e alla sua famiglia va tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà. Ma so, con mio rammarico, che questo non può e non deve bastare. Dispiace infatti leggere ogni giorno di amministratori che lavorano costantemente a difesa dei cittadini e vedono messa a repentaglio la loro incolumità e quella delle loro famiglie. Non è ammissibile. Così come non lo sono la mancanza di tutela e la solitudine in cui vengono lasciati i nostri amministratori e l’indifferenza e il silenzio con cui molto spesso questi episodi spariscono senza lasciare alcuna traccia se non nella vita di chi li subisce. Capisco pertanto lo sfogo del sindaco Zappia, e condivido le sue paure e i suoi timori. Potrei consigliargli di resistere ed andare avanti, ma non è quello che mi sento di fare. Piuttosto sento di esprimere al sindaco la mia vicinanza anche qualora decidesse di fare un passo indietro. Un passo che questa volta faccia rumore che richiami la giusta attenzione e imponga finalmente alle istituzioni una seria presa di coscienza, affinché quanto accaduto a lui, e quanto accade quotidianamente ai nostri amministratori non torni più a ripetersi.