LAUREANA DI BORRELLO - Il percorso di costruzione della città metropolitana di Reggio Calabria ha vissuto ieri una nuova, significativa tappa. Nella splendida cornice del Convento di Sant’Antonio, l’amministrazione comunale di Laureana di Borrello, guidata dal sindaco Alvaro, in collaborazione con l’assessore alla Cultura, P.I. e Università del Comune di Reggio, Patrizia Nardi e con il laboratorio LaborEst dell’Università Mediterranea ha organizzato il primo di una serie di workshop per le istituzioni sul tema “Il ruolo dei beni culturali nella futura città metropolitana”.
Obiettivo del workshop era quello di avviar, in una delle espressioni più interessanti e poco conosciute del patrimonio culturale calabrese, un confronto aperto e incentrato sul metodo e nel merito relativo al nuovo soggetto istituzionale proprio a partire dal patrimonio culturale del territorio di quella che sarà la futura Città metropolitana di Reggio Calabria, considerando che il 2016 sarà l’anno del passaggio ufficiale di consegne dall’attuale provincia.
L’incontro ha registrato la significativa presenza di molti sindaci e amministratori del comprensorio (Seminara, Serrata, Candidoni, S. Giorgio Morgeto, Caridà, Oppido, Scido, Melicucco solo per citarne alcuni) che hanno dato vita a un dibattito sereno e proficuo, al quale hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Seminara nella sua qualità di Presidente dell’associazione dei comuni della Città degli Ulivi e, in rappresentanza del Consiglio comunale di Reggio Calabria, il consigliere Gianni Latella.
Dopo i saluti del sindaco Alvaro, l’assessore Nardi portando la vicinanza del sindaco Falcomatà al territorio, del Presidente della Commissione Città Metropolitana Filippo Bova e del delegato del sindaco Riccardo Mauro, ha evidenziato l’importanza della condivisione in un percorso così complesso come quello della costituzione del nuovo soggetto istituzionale che coinvolgerà tutto il territorio dell’ ex provincia. “La città metropolitana richiede” ha detto la Nardi “un nuovo approccio ed un cambio di mentalità in tutti i cittadini, nei comportamenti e negli atteggiamenti individuali e collettivi. Bisogna cominciare a ragionare plurale e, soprattutto, occorre a mio avviso avviare tempestivamente un percorso finalizzato alla valorizzazione sistemica e in rete dei cospicui giacimenti culturali presenti in maniera diffusa su tutto il nostro territorio, perché da essi la città metropolitana potrà trarre la propria linfa vitale. Le diverse identità , da molti prospettate come un ostacolo, possono costituire invece una vera fonte di ricchezza se armonicamente valorizzate in progetto condiviso. Per questi motivi, l’assessorato alla Cultura del Comune di Reggio intende promuovere la costituzione di un “Forum delle Culture”, aperto non solo a tutti i 97 comuni ma anche a tutti i soggetti, istituzionali e non che, a vario titolo, operano in questo settore e possono fornire un apporto costruttivo. “Penso all’Università ma anche alle Soprintendenze, alle Diocesi, alle associazioni, ai gruppi, ai singoli individui che animano, da diverse prospettive, il contesto culturale del nostro territorio”.
Il consigliere Gianni Latella ha espresso la totale disponibilità della città di Reggio Calabria a sviluppare percorsi di condivisione con tutti i 96 comuni della città metropolitana, anche per sfatare il luogo comune che vuole la nuova istituzione eccessivamente reggiocentrica.
Il professore Francesco Calabrò, direttore del LaborEst insieme alla collega Lucia Della Spina, ha sottolineato l’importanza che possono assumere i beni culturali ai fini dello sviluppo della città metropolitana, soprattutto in una prospettiva di riequilibrio tra area urbana e aree interne. Fino a oggi l’area urbana ha attratto residenti e investimenti dalle aree interne, contribuendo in maniera significativa al loro progressivo spopolamento: l’opportunità data dalla città metropolitana deve servire a invertire questa tendenza e far sì che, grazie alle nuove dinamiche che potranno essere innescate, tutto il territorio possa trarre benefici e si costruisca un sistema di convenienze che tenga conto di tutti gli attori.
Incisivi gli interventi dei numerosi sindaci presenti i quali, sottolineando la necessità di condividere in ogni sua fase il processo anche giuridico di costruzione della Città metropolitana, hanno sposato all’unanimità la proposta dell’assessore Nardi, condividendo l’idea che la costituzione del Forum delle Culture possa costituire un primo passo concreto verso la costruzione di una identità comune e di nuovo soggetto istituzionale forte, autorevole, interlocutorio e capace realmente e finalmente di dare risposte ai propri cittadini, a partire dalle prospettive occupazionali per le giovani generazioni costrette ancora oggi ad andare via per mancanza di opportunità, cartina di tornasole dello stato di sofferenza e di emergenza economica, sociale e quindi politica in cui il territorio continua a versare.