• Libri di testo a carico delle famiglie, i consiglieri provinciali Longo e Barone propongono una Mozione
    27/09/2011 | Comunicato Stampa

    longo e barone

    REGGIO CALABRIA – Premesso che: l’anno scolastico 2011–2012 si è aperto con una triste quanto grave novità per le famiglie italiane, perchè i contribuiti comunali per l’acquisto dei libri di testo potrebbero essere cancellati, visto che il fondo di riparto per i Comuni prevede un piano di tagli già a partire dall’anno in corso e che potrebbe essere confermato anche per il biennio successivo;

    da una attenta analisi delle banche dati del Ministero relative ai trasferimenti di somme per l’anno 2011, alla voce “Contributi per l’acquisto dei libri di testo”, si scopre che non è rimasto nulla dei 103 milioni di euro destinati all’acquisto dei libri di testo per i due milioni e mezzo di alunni delle elementari e che il tutto rischiava di rimanere inosservato considerato che si tratta di soldi che i Comuni anticipano per garantire i libri gratuiti agli alunni.

    i risultati sono davvero emblematici in tutta la loro consistenza soprattutto per la maggior parte dei Comuni della nostra Provincia, se si considera che nel confronto dei trasferimenti erariali a titolo di federalismo municipale 2010–2011 i tagli previsti per i rimborsi sono spaventosi ed in netto contrasto con l’art. 34 della nostra Costituzione;

    a Palmi, comune più popoloso della Provincia di Reggio Calabria, da 144mila euro si è passati ad euro zero; a Gioia Tauro da 54mila a zero; a Taurianova da 55mila a zero; a Cittanova da 73mila a zero; a Polistena si passa da quasi 99.000 a zero; Laureana di Borrello e Rizziconi passano entrambi da 16.000 a zero; Sant’Eufemia d’Aspromonte avrà una differenza di 15.000 euro; Cinquefrondi passa da 12.000 del 2010 a zero nel 2011. Melicucco perde 10mila euro; San Ferdinando passa da 7.000 euro del 2010 a zero nel 2011; a Delianuova si passa da oltre sei mila euro a neanche dirlo zero. La mannaia non risparmia certamente i comuni minori: San Giorgio Morgeto e Sinopoli hanno un segno negativo di 4.700 euro; Molochio di 4.100; Varapodio 4.000. Giffone ne perde 3.700; Anoia 3.000; Galatro 2.800; Feroleto della Chiesa 2.600; Melicuccà e Santa Cristina D’Aspromonte entrambi 2.300; Seminara 2.053; Serrata 1.953; Maropati 1.700; Scido 1.600; Cosoleto 1.100; San Pietro di Caridà 951 euro. Nessuna indicazione per Terranova Sappo Minulio e Candidoni, San Procopio (per questo comune risulta una decurtazione di oltre 100.000 euro per una rettifica personale scolastico Ata).

    I libri di testo gratuiti alle scuole elementari erano l’unico ed ultimo baluardo del dettato costituzionale largamente inattuato e disatteso, visto che alle scuole medie, nonostante siano scuole dell’obbligo, i libri di testo sono quasi sempre pagati dai genitori ad eccezione dei rimborsi che spettano alle famiglie con redditi bassi e con figli a carico. È sul testo costituzionale dell’obbligo gratuito, che si fonda il carattere universale del diritto all’istruzione, sul cui principio la legislazione scolastica ha prodotto il meglio del suo valore formativo e della sua valenza pubblica. E’ stata la violazione e l’aggiramento di questi principi a produrre le storture anche didattiche della scuola pubblica, perché obbligatorietà e gratuità hanno fondato e reso esigibili diritti i cui costi devono essere affrontati con le risorse della fiscalità generale.

    La gratuità dei libri di testo, finora, è sempre stata garantita per le scuole elementari, mentre per ottenere il rimborso della spesa relativa ai libri delle scuole medie, occorre compilare e presentare degli appositi moduli che non sempre tutelano le fasce di famiglie poco abbienti.

    Tali gravi tagli vanno ad aggiungersi all’aggravio di spese che le famiglie devono sostenere per riuscire a mandare a scuola i propri figli, penalizzati anche da una pesante crisi del trasporto pubblico locale e dai problemi generali dell’organizzazione scolastica.

    la Provincia può farsi promotrice dell’istituzione di un tavolo con la Regione Calabria ed i Comuni, tramite l’assessorato alla Pubblica Istruzione, affinchè con grande senso di responsabilità si colga il difficile momento che stanno vivendo le famiglie della provincia di Reggio Calabria per addivenire ad una soluzione in grado di continuare a garantire la gratuità dei libri di testo della scuola elementare, i cui costi non possono assolutamente gravare sui già poveri bilanci familiari.

    Al fine di avviare un percorso che possa produrre presto risultati:

    IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA sensibile al problema dei tagli adoperati dal Governo in materia scolastica, invita il Presidente della giunta e l’assessore alla P.I., a convocare un tavolo istituzionale con Comuni e Regione, utilizzando tutti gli strumenti che sono disponibili in materia di leggi e di aiuti comunitari per continuare a garantire la gratuità dei libri delle scuole elementari .

     

    Il consigliere provinciale UDC

    Giovanni Barone

    Il consigliere provinciale PRC

    Giuseppe Longo