CINQUEFRONDI - Pubblicato, da poche settimane il romanzo I GIORNI DEL MARE di Caterina Adriana Cordiano conosciuta dalla comunità cinquefrondese per essere stata vicaria, per più di un quarto di secolo, delle scuole dell’I.C. “F. Della Scala”. Si tratta di un romanzo intenso, da leggere tutto d’un fiato e la cui validità letteraria è stata riconosciuta da prestigiosi esponenti della critica letteraria italiana.
Nel romanzo c’è lo svolgimento di una trama consistente, profonda, che vede …”la storia di un uomo impegnato in un suo personalissimo percorso di liberazione da un’identità che non sente più sua e che lo porta a mettere in discussione, fino alle estreme conseguenze, un rapporto di amore con una donna che quel legame, a un certo punto, decide di rinnegare perché limitativo della sua libertà. E’ l’eterna vicenda del rapporto uomo – donna spesso conflittuale, inquieto, tormentato, raccontato con l’occhio attento agli stati psicologici del protagonista talvolta ossessivi, angoscianti, addirittura deliranti. (….) Di fatto, ciò che si rende evidente, è una crisi sentimentale che si trasforma in crisi esistenziale dove un uomo insegue sé stesso in un tormentoso viaggio verso la riscoperta del suo vero “io”. E le donne, nonostante il punto di vista al “maschile”, assumono un’importanza fondamentale, anche nell’accezione della negatività, per i passaggi compiuti dal protagonista per costruirsi un progetto di vita nuovo.“ (dalla Nota dell’autrice)
“E’ un’opera limpida, lineare, rigorosa, che reinventa il genere letterario in forza di scrittura e di concretezza e verità dei personaggi e di eventi. Mi sembra che tu abbia raggiunto il miglior equilibrio fra oggettività e riflessione.” “…romanzo, che mi pare molto intenso e significativo, fra degradazione della politica e degli affari e tragicità della vita, condotto com’è con rigore e vigore e con una forza straordinaria di scrittura.” (Giorgio Barberi Squarotti, nel testo)
“Uno scrittore che dal dialogato parlato al descrittivo, dal meditativo alla scoperta elencazione di eventi e di casi, dalle considerazioni del mondo paesano alle svolte pretestuose di una cosiddetta civiltà superiore, uno scrittore, dico, che da uno di questi sati d’animo o di pensiero passa ad un altro senza accusare discrasie di lingua e tessuto narrativo, vuol dire che è uno scrittore che sa il fatto suo. Ebbene, questo scrittore è una scrittrice, che si chiama Caterina Adriana Cordiano.” (Raffaele Sirri, nel testo)