REGGIO CALABRIA – Parziale schiarita per i lavoratori dei campi sperimentali della facoltà di Agraria, a rischio di licenziamento. A diradare, sia pur parzialmente, le nubi, che si erano addensate sul presente e futuro occupazionale delle maestranze che operano da sempre con dedizione e professionalità presso l’ateneo reggino, ci ha pensato il nuovo “corso” instauratosi di recente nel mondo accademico locale. L’autoconvocazione odierna promossa dalla Fai Cisl, rappresentata da Antonino Zema, e dalla Flai Cgil, rappresentata dal segretario generale Domenico Mandarano, per “ripristinare” corrette relazioni sindacali attraverso un confronto sano e costruttivo scevro da pregiudizi con la parte datoriale, fino a ieri dimostratasi alquanto riottosa (è un eufemismo), ha registrato, grazie anche ai “buoni uffici” della Prefettura, un’importantissima inversione di rotta, culminata nell’apertura di un tavolo ad hoc. L’interlocuzione con il rappresentante dell’ateneo, prof. Emilio Attinà, specialista capace, che più volte ha dato saggio della sua competenza e sensibilità nei confronti del mondo del lavoro, ha fatto emergere in modo inequivocabile la volontà del Rettore di dare un chiaro segnale di discontinuità rispetto ad un recente passato nel merito della vicenda e più in generale nei confronti delle maestranze impegnate nelle attività legate al mondo accademico. Il “cambio di registro” nella gestione della vertenza lascia intravedere un percorso nuovo, foriero di buoni risultati, con conseguenze positive per il territorio.