CINQUEFRONDI – Come richiesto nei giorni scorsi dal gruppo consiliare di Rinascita per Cinquefrondi, è stata convocata per oggi una riunione dei capigruppo consiliari. Al centro della discussione ci sarà la decisione annunciata dal sindaco Casacarano di destinare temporaneamente il municipio a sede scolastica, a partire dal prossimo settembre e fino alla conclusione dei lavori per la costruzione della nuova sede. (Di questa, peraltro, è stato recentemente pubblicato dalla Provincia il bando ufficiale per l’appalto concorso).
Nonostante le ampie reazioni negative all’idea, di cui sono traccia i post e i commenti della stessa Edp, il sindaco Cascarano pare intenzionato a non rivedere la propria posizione, sostenuto dai rappresentanti dei genitori degli studenti e dal preside della scuola. Se gruppi consiliari, studenti e semplici cittadini non riusciranno a far cambiare idea al sindaco, a settembre le lezioni potrebbero riprendere nei locali del palazzo centenario che finora ha sempre ospitato gli affari del Comune.
Secondo indiscrezioni, a far propendere il sindaco Cascarano verso questa scelta, ci sarebbe la possibilità di utilizzare parte dei 120.000 euro della provincia per l’adeguamento dei locali per realizzare opere che, dopo la fine della fase temporanea, aumenterebbero la fruibilità del sito.
A questa impostazione c’è chi risponde sostenendo che lavori per ricevere una scuola, in un edificio storico come il municipio, non possano essere di per se lavori utili per una destinazione diversa, a meno che, invece dei lavori necessari alla scuola non si intenda fare lavori necessari a un palazzo di rappresentanza. In altre parole, il rischio (tutto cinquefrondese) è quello di non fare bene nè l’una nè l’altra cosa, col risultato di costringere gli studenti in locali poco adatti e in più potenzialmente danneggiare l’edificio.
La riunione di oggi dovrebbe anche fare il punto sui criteri della scelta e i costi economici ad essa associata; oltre che naturalmente presentare le opzioni alternative ed eventualmente la ragione per cui siano state escluse. La razionalizzazione delle classi sul piano comunale libererebbe a costo zero l’edificio della Corrado Alvaro, che ben si presta a diventare una sede accettabile per un liceo come quello di Cinquefrondi. Una soluzione razionale e accolta, sebbene in via subordinata, anche dagli stessi genitori. (Per farsi un’idea degli spazi e dei volumi del plesso Alvaro si puo consultare il progetto di alcuni professionisti per la ristrutturazione dell’edificio, che si trova a questa pagina)
Intatto, infine il punto interrogativo dei vincoli delle Belle Arti che gravano sul palazzo del municipio, e che sono di varia natura. Tra di essi anche l’obbligo del mantenimento dell’integrita architettonica. Tutte prescrizioni che fanno a pugni con le necessità di una scuola (riscaldamenti, servizi igienici, aule-studio), la quale peraltro dovrebbe avere zero barriere architettoniche e adeguate vie di evacuazione rapida. Resta quindi da vedere se l’eventuale scelta del municipio, dopo aver superato le obiezioni sui costi e sulla compatibilità dei luoghi, supererebbe anche quella delle autorità culturali.