CINQUEFRONDI – Una norma approvata lo scorso 28 dicembre stabilisce i nuovi cumuli da cui dipende l’erogazione delle pensioni agli invalidi civili. Una misura restrittiva che mette a rischio in molti casi il percepimento di un assegno di 257 euro. Mimì Giordano ci ha scritto per denunciare quella che definisce una profonda ingiustizia.
Cara Edp,
assalito dall’indignazione e dalla rabbia che ancora mi rode mentre scrivo, apprendo che il 28 dicembre scorso la circolare Inps 149, nell’allegato 2, tabella M.3, a firma del suo direttore generale Mauro Mori (retribuzione annua ufficiale 2011 € 321.053) ha stabilito quanto segue: per gli invalidi civili totali (quindi al 100%) il limite di reddito per poter usfruire della pensione di invalidità civile, erogata dall’Inps, di importo (da fame) di € 275,87 mensili, diventa familiare e non più personale. Dunque, se il reditto familiare annuo è superiore ad € 16.127 (comprensivo della pensione di cui trattasi), la persona titolare del trattamento non lo percepirà più. Un atto gravissimo che l’Inps si è arrogato il diritto di compiere senza che alcuna legge parlamentare lo avesse previsto. L’Inps magari si difenderà adducendo il pretesto di aver applicato i dettami della sentenza n° 4677 della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione del 25 febbraio 2011, la quale si è pronunciata all’opposto di quanto la stessa Corte, ma a Sezioni unite, aveva fatto in passato sulla stessa materia pensonistica o previdenziale. La decisione dell’Inps è un atto politico gravissimo e deprecabile in quanto depreda persone sfortunate di una già irrisoria somma per poter sopravvivere. C’è una responsabilità oggettiva all’interno delle mura ministeriali e di quelle dell’Inps in cui tale decisione è maturata ed è stata adottata. E’ una decisione infame e vergognosa che conferma quanto in questa Italia si stia superando ogni limite nella deriva oligarchica di questa democrazia da operetta. Sia ritirato questo indegno provvedimento e restituito agli invalidi civili totali il diritto a percepire l’esigua somma di € 275,87, come previsto dalle norme precedenti alla circolare di qualche giorno addietro.
1 commento
Antonio
7 gennaio 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Hanno diviso anche questa categoria, cosi ci facciamo la guerra tra poveri è invalidi, cosi’ le associazioni non sanno più a chi difendere. Non più associazioni Ammazzateci Tutti, ma associazioni Ammazziamoli tutti