REGGIO CALABRIA – Il governo Monti ci lascia come peggio non avrebbe potuto fare. Non meno di un mese fu proprio Monti ad accusare Berlusconi di fare leggi ad personam o ad aziendam per poi incorrere, come vedremo, nella stessa vergogna. Dal suo insediamento, infatti, si è verificata una singolare accelerazione per la realizzazione del rigassificatore di San Ferdinando tanto da inserire al fotofinish, nel decreto sviluppo approvato lo stesso giorno in cui arrivò il secondo parere negativo del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici , una norma che consentirà alla Lng di superare le prescrizioni imposte in materia di sicurezza proprio dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici altrimenti insuperabili. Il Governo, pertanto, visti i due precedenti pareri negativi alla realizzazione dell’opera, ha pensato bene, con l’articolo 38 del decreto sviluppo convertito in legge il 7 agosto 2012, di risolvere furbescamente il problema.
Precisamente ha sancito che l’autorizzazione ministeriale alla costruzione del rigassificatore costituisce titolo per il rilascio della concessione demaniale e l’applicazione del principio del silenzio assenso, dando termine di 120 giorni al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici per esprimere un “eventuale” parere in modo “definitivo”, o altri successivi 30 concessi eventualmente dal Ministero. Un vero e proprio imbroglio politico di pessima natura che conferma quanto sia pericoloso un Governo c.d. tecnico ed estremamente vicino ai poteri forti. Un grave attacco alla democrazia ed alla trasparenza dell’iter, in quanto per imporre una scelta scellerata si sono cambiate le regole di gioco in corso di gara. A prescindere da ciò voglio fare due osservazioni: 1. Se la matematica non è una opinione, il parere negativo da parte del Consiglio suoperiore dei Lavori pubblici , è giunto in questi secondi 30 giorni e a nulla può e deve valere il fatto che gli interessati alla sua realizzazione lo definiscano interlocutorio anziché definitivo. Il parere negativo e’ da intendersi definitivo nella misura in cui non supera le prescrizioni in materia di sicurezza imposte alla Lng. 2. L’articolo 38 nella sua seconda parte presenta un handicap , in quanto recita che vanno fatte sempre salve le prescrizioni che dovessero giungere fino al rilascio della concessione.
Tradotto vuol dire che il Consiglio Superiore per i Lavori pubblici può ancora sollevare le prescrizioni che tutti conosciamo e vogliamo siano rispettate. Pertanto, se prima eravamo contrari alla costruzione del rigassificatore per tutti i dubbi mai sciolti in materia di inquinamento ambientale, di inutilità di una opera che non prevede la piastra del freddo e che non crea occupazione, oggi alla luce di questa gravissima forzatura di legge indispensabile per superare gli altolà del Consiglio Superiore per i Lavori pubblici, abbiamo la certificazione che il rigassificatore di San Ferdinando è pericoloso e non sarebbe mai stato costruito se il governo Monti non avesse emanato una norma ad hoc. Ora la palla passa all’autorità portuale e per questo rivolgo un appello al presidente Grimaldi, affinché prima di accordare la concessione demaniale richiesta dal Ministero come ultima e definitiva tappa dell’iter procedurale, indaghi sul rispetto di tutte le normative ed i passaggi che hanno portato sino a tale triste e vergognoso epilogo, a cominciare dal pieno rispetto della seconda parte dell’articolo 38 del decreto sviluppo. Quanto sta accadendo non fa altro che confermare ciò che sosteniamo da sempre e cioè che il governo Monti e’ il governo dei poteri forti e di chi li rappresenta e per queste ragioni non daremo vita facile a chi ancora una volta vuole calpestare la dignità della nostra terra giocando con la vita di ognuno di noi.