• Longo (Prc): “Lotta tra particolarismi e visioni piccine dietro la crisi di Piana Ambiente”
    01/06/2012 | G.Longo, cons. prov. Prc | Comunicato

    CINQUEFRONDI – Il caso Piana Ambiente si rivela purtroppo ogni giorno di più come un fallimento sistemico che trascina con sé diritti dei lavoratori e dei cittadini, aspettative di collaborazione fra enti pubblici per il bene comune, tutela ambientale. Il fallimento di una società che vanta 5 milioni di crediti è al tempo stesso diventato il simbolo di un sud inceppato nel suo avanzamento sociale, civico e culturale. Le promesse non mantenute da parte di diversi comuni riguardo al pagamento degli stipendi aggrava la situazione personale di molti lavoratori, che spesso si ritrovano, vista anche la recessione, a condurre la propria vita in assoluta emergenza. Ma la crisi di Piana Ambiente è un cerbero con tante teste.

     

    Rappresenta, ammesso che ve ne fosse bisogno, la frammentazione di quello che si definisce interesse pubblico. Infatti, occorrerebbe parlare piuttosto di tanti interessi quanti sono i soggetti istituzionali coinvolti. Il fatto stesso che i comuni diano poco credito a un soggetto consortile che prenda il testimone di Piana Ambiente, conferma quanto il nostro territorio sia impantanato in una battaglia di particolarismi, rivendicazioni piccine, visioni dal respiro cortissimo. La baraonda o il disinteresse , facce della stessa medaglia , cui i sindaci in questi anni ci hanno abituato in merito alla conduzione di Piana ambiente non è certo la migliore premessa a uno sforzo di cooperazione. Eppure, è il lavoro di squadra, la messa in rete delle soggettività deputate alla cura del territorio che consente sviluppo e frena lo sperpero di risorse pubbliche. Senza dimenticare, infine, che il dissesto di Piana Ambiente si traduce anche nei cumuli di rifiuti sparsi per le strade.

     

    Con tanta amarezza, forse, può essere considerato questo il vero tratto unificante del nostro comprensorio. Non saranno certo le tante gestioni separate dei Comuni a garantire da un lato la salvaguardia ambientale e dall’altro il diritto alla salute ed al lavoro dei cittadini.