REGGIO CALABRIA – I trasporti calabresi sono insufficienti e inadeguati, e la Calabria, e soprattutto la Provincia di Reggio Calabria, dopo i tagli di Alitalia sono sempre più isolate dal resto d’Italia. Governo e Regione, inermi, tacciono di fronte alle tante richieste inoltrate da cittadini e associazioni, e improbabile sembra la costituzione di un tavolo nazionale per discutere una volta per tutte di questa scandalosa situazione. Il taglio di altri 47 voli da parte di Alitalia, che secondo le stime significherà una perdita mensile di 5000 passeggeri, si aggiunge alla soppressione indiscriminata dei treni regionali e a lunga percorrenza da parte di Trenitalia. Al problema dei tagli va associata inoltre la bassissima qualità degli standard dei trasporti calabresi, lamentata quotidianamente da migliaia di pendolari costretti a viaggiare ammassati su vecchie littorine tra ritardi e disagi. E tutto questo mentre il governo stanzia 11 miliardi di euro per il triennio 2014-2016, da ripartire per tutto il territorio nazionale, destinando soltanto 440 milioni alla disastrata condizione calabrese per l’adeguamento all’alta velocità e l’ammodernamento della A3. Briciole, insomma.
La situazione è insostenibile e sarebbe ora che l’assessore regionale ai Trasporti e il governatore Scopelliti, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasposti Maurizio Lupi, affrontino seriamente e una volta per tutte l’annosa crisi sostenuta dalla nostra regione, per fermare l’impoverimento e la decimazione continua e spregiudicata delle linee ferroviarie e aeree nonché il conseguente isolamento della Calabria dal resto d’Italia. La nostra terra è stanca di essere considerata il fanalino di coda del Paese, vessata dai tagli alla sanità, alla giustizia e all’istruzione, ed è inaccettabile che una reazione tale da invertire questa tendenza non sia ancora arrivata dai parlamentari calabresi di PD e PDL. A questi ci rivolgiamo perché facciano valere le ragioni della Calabria in parlamento e fermino finalmente l’incessante smantellamento dei trasporti calabresi, favorendone invece l’ammodernamento e l’adeguamento agli standard nazionali ed europei.