PALMI – In riferimento alla manifestazione promossa dal Comitato per la difesa della sezione distaccata di Tribunale, tenutasi a Cinquefrondi il 20 c.m. e riguardo alla notizia riportata da alcuni organi di stampa sull’assenza a detta manifestazione del Consiglio dell’Ordine, mi è doveroso sottolineare come questo Consiglio sia stato il primo in ordine di tempo, allora in splendida solitudine, a sollevare ed affrontare il problema della soppressione della Sezione distaccata.
Ciò ha fatto, con delibera formale e non a parole, sin dal luglio 2012 – atto inviato alle varie Istituzioni dello Stato – esprimendo chiaro ed inequivoco diniego avverso la chiusura della sede per l’importanza funzionale della stessa. Inoltre, quale rappresentante dell’Ordine, ho più volte manifestato, unitamente ai consiglieri, concreta e fattiva disponibilità alle delegazioni guidate dal signor sindaco di Cinquefrondi ed al Comitato per la difesa della Sezione di Tribunale, tant’è che lo stesso sindaco, peraltro anche in occasione della manifestazione da ultimo tenuta, ha evidenziato il ruolo positivo tenuto dal Consiglio forense.
La particolare contingenza mi costringe ad evidenziare come, sempre con fatti concreti, in data 4 c.m., nel partecipare, quale componente di diritto, alla riunione della Commissione di manutenzione degli Uffici Giudiziari istituita presso il Tribunale di Palmi, all’esito delle dichiarazioni dei sindaci dei Comuni di Palmi e di Cinquefrondi, presenti a quell’incontro, ho formalmente richiesto che, in applicazione dell’art. 8 D.Lgs. 155/2012, vengano utilizzati al servizio del Tribunale, per il periodo massimo previsto dalla norma, gli immobili ove è oggi ubicata la Sezione distaccata di Cinquefrondi, con il mantenimento e funzionamento di tutti i servizi e le funzioni in atto esistenti.
Infine, pur non potendo partecipare personalmente alla manifestazione da ultimo tenuta, data anche la ristrettezza dei tempi di preavviso, ho – a nome del Consiglio tutto – inviato apposita e articolata missiva scritta, chiedendone la lettura, quale segno evidente di partecipazione non solo mia, ma del Consiglio nella sua interezza. La concretezza dell’operato, del resto pubblicizzato, di questo Consiglio non poteva lasciare spazio a dubbi od equivoci di sorta sulla presenza, o meno, fisica in uno dei tanti incontri, pubblici e non, avuti. Continueremo, come Consiglio, a lavorare per scongiurare la chiusura della Sezione di Cinquefrondi, nell’ambito di quelle che sono le nostre funzioni, con la lealtà e la concretezza che ha sempre contraddistinto la nostra attività.