MAMMOLA – Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato in località Crasto del comune di Mammola, ha tratto in arresto G.C. di 21 anni nativo e residente nello stesso comune aspromontano, per coltivazione di canapa indiana (Cannabis indica).
L’operazione è stata condotta dai comandi stazione di Mammola e San Giorgio Morgeto, dipendenti dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Gambarie d’Aspromonte.
Il G.C. è stato sorpreso mentre era intento a “curare” le circa 100 piante di cannabis ormai mature per essere tagliate. Infatti la piantagione, ricavata tra i boschi e le felci di una stretta gola, presentavano un’altezza superiore ai 2 metri e poteva contare su un impianto di irrigazione a goccia. Grazie alla dotazione GPS i forestali attribuivano il terreno della piantagione alla proprietà della Regione Calabria.
Una volta estirpate le piante, queste venivano sottoposte a sequestro penale e su disposizione della Procura di Locri, sono state bruciate in luogo lontano da altra vegetazione al fine di evitare il rischio di incendio in questo momento molto alto.
Il personale CFS procedeva anche alla perquisizione domiciliare dell’arrestato e con grande sorpresa, rinveniva in essa un gran numero di ghiri (Glis glis) congelati che, come è noto sono specie protetta e dunque non cacciabile.
La fauna veniva sequestrata e al G.C. veniva contestato il reato di cui alla Legge n° 157 del 1992. A seguito di quanto rilevato e riferito dagli agenti, la Procura disponeva la traduzione dell’arrestato presso la casa circondariale di Locri.
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Mammola, arresto in flagranza per coltivazione di canapa indiana08/09/2011 | Comunicato Corpo Forestale dello Stato | Strill.it