GIOIA TAURO- Nonostante le rassicurazioni sull’erogazione delle quote economiche destinate ai lavoratori della Medcenter Container Terminal da parte della Vice presidente Dott. Stasi in sede di convocazione a palazzo Alemanni, nulla ancora hanno percepito gli assidui frequentatori dei corsi In data 19 aprile 2012 la stessa Dott. Stasi aveva annunciato alle Organizzazioni Sindacali che in breve tempo, circa una settimana, sarebbero stati erogati a Mct le quote economiche relative alla parte dovuta ai lavoratori in cassa integrazione e che avrebbero frequentato i corsi. Gli stessi Sindacati Confederali avevano espresso un giudizio positivo oltre che nell’impegno di una costante formazione, sulla possibilità di un sostegno economico che avrebbe potuto aiutare i lavoratori che hanno e continuano a sopportare l’imbarazzante condizione economica generata dalla cassa integrazione.
A questo punto ci chiediamo dov’è l’inghippo? Perche la Regione Calabria non ha ancora provveduto all’erogazione? Ad aprile i ritardi sono subentrati per la clausola fideiussoria che Mct ha dovuto stipulare, con annessi ritardi burocratici di cui preferiamo non entrare in merito, successivamente ci veniva comunicato che le quote spettanti erano in ragioneria della Regione Calabria pronti per la firma. Ci chiediamo se è necessario farsi prestare qualche penna? Per la responsabilità che ci contraddistingue, abbiamo evitato proteste e azioni legate alla disperazione dei lavoratori che soffrono la crisi di un’area come quella che sta attraversando il porto gioiese e abbiamo voluto fortemente concentrarci sulle soluzioni che tendono al rilancio ed allo sviluppo di tutta l’area portuale di Gioia Tauro, ma in considerazione di tali insensibili atteggiamenti siamo costretti nostro malgrado a chiedere ai lavoratori, qual’ora non ci siano immediate risposte da parte del Presidente della Regione Calabria, ad attivarsi in forma di protesta. Il tutto a distanza di un anno dall’avvio della Cassa integrazione e contestualmente dei corsi di formazione, cosa e quanto bisogna aspettare ancora? I lavoratori sono già pronti per venire a protestare sotto la sede della Regione Calabria