LA GIORNATA DELLA MEMORIA e quella del Ricordo, volute fortemente per non dimenticare le mostruosità di due regimi che hanno vilipeso la stessa storia dell’uomo, rischiano di rimanere semplici ricorrenze, soprattutto all’interno delle nuove generazioni. Penso, a questo punto, sia doveroso riprendere gli avvenimenti ed i contenuti, per offrire uno spaccato completo e veritiero degli avvenimenti. Nel passato numerose opere letterarie hanno raccontato con dovizie di particolari le barbarie commesse ai danni dell’Uomo dal nazi-fascismo. La negazione della libertà, la persecuzione e l’eliminazione fisica degli avversari, la deportazione degli ebrei nei campi di sterminio, hanno scosso le coscenze civili di ogni parte dell’universo.
Anche le truppe di Tito, esponente di spicco e tiranno dell’ex Jugoslavia, hanno assassinato migliaia di persone inermi, provocando quella tragedia umana nota con il nome di foibe. Si tratta, sempre, di azioni criminali commesse contro popolazioni civili, colpevoli, qualche volta, di avere un’idea politica diversa dal tiranno. Di fronte a queste pagine di vergogna scritte da questi regimi dispotici, penso non sia più tollerabile la solita ricorrenza annuale. Dobbiamo procedere alla formazione di una più incisiva coscienza civile, in grado di fronteggiare quotidianamente, ogni tentativo di rigurgito portato avanti da qualche nostalgico. La difesa della democrazia e della libertà va riproposta ogni giorno su ogni singolo banco di scuola e su ogni posto di lavoro. Solo così daremo alle nuove generazioni gli strumenti per difendere la propria vita e la propria dignità.