Egregio Direttore, ho letto con interesse l’articolo “Calabria e Lobby” di Davide Varì, che ritengo a conoscenza dei “fatti” almeno quanto me. Mi chiede di essere più esplicito e lo ringrazio per l’invito che mi rivolge. A tal proposito porto ad esempio la vicenda dei Nuovi Ospedali. Sull’argomento, infatti, sterilmente inflazionato da critiche ed obiezioni, potrebbe essere interessante ricordare a quanti non lo sanno che il Commissario delegato per il superamento dell’emergenza socio-sanitaria viene nominato nel 2007 con il compito di perseguire, fra l’altro, l’obiettivo della realizzazione delle strutture ospedaliere previste dall’Accordo di programma sottoscritto tra la Regione Calabria ed il ministro della Salute, nello stesso anno. La situazione ereditata dalla precedente gestione – tra il 2007 ed il 2010 – registrava un iter procedurale in fortissimo ritardo rispetto ai tempi imposti dal contesto emergenziale. Nei primi tre anni di commissariamento, infatti, si era pervenuti alla sola elaborazione di “pseudo” progetti preliminari, sui quali, peraltro, il Ministero della Salute si era espresso prescrivendo incisive modifiche ed integrazioni, facendo rilevare notevoli carenze dal punto di vista della “qualità progettuale”, nonché di altri presupposti necessari per avviare le procedure di gara. Il tutto, a fronte di lauti corrispettivi, previsti dalle ordinanze, per il Commissario Straordinario pro tempore (Spaziante), per i soggetti attuatori, per consulenti e persino per “figure di raccordo con il dipartimento di Protezione civile”. Per le attività svolte (?) nei primi tre anni sono stati corrisposti compensi e rimborsi astronomici che presto illustrerò ai calabresi. E se l’assetto originario fosse stato mantenuto fino alla realizzazione degli Ospedali, ipotizzabile per fine 2015, la spesa sarebbe lievitata ulteriormente . Perché – mi chiedo – nessuno si è preoccupato dell’entità delle spettanze erogate nel corso della precedente gestione a fronte di risultati non certo entusiasmanti, “preoccupandosene” solo oggi quando, di fatto, si registra il superamento delle principali criticità? Oggi, il Commissario delegato, che non percepisce alcun compenso, opera senza soggetti attuatori, per il tramite delle strutture dei Dipartimenti regionali avvalendosi della collaborazione di Infrastrutture Lombarde S.p.A., Società in house della Regione Lombardia in possesso delle capacità professionali ed elevate esperienze maturate nell’esecuzione di importanti strutture ospedaliere. In tale delineato contesto giova, peraltro, evidenziare che la collaborazione con la Regione Lombardia rappresenta anche un momento di crescita e di acquisizione di un consistente know-how da mettere a frutto a vantaggio di future iniziative. La Regione Calabria, inoltre, pagherà quanto dovuto a Infrastrutture Lombarde solo quando il lavoro sarà realizzato e, dunque, rendicontato. Quindi, anche in questo caso, le critiche avanzate sembrano quantomeno inopportune e prevenute. Inoltre, di fronte al paventato rischio di veder sfumare i fondi stanziati per la realizzazione delle strutture, ho cercato, fin dall’insediamento, di individuare soluzioni idonee per stravolgere in positivo l’oggettiva carenza infrastrutturale nel campo ospedaliero di cui soffre la Calabria. Tutti gli atti, sin oggi posti in essere dalla mia amministrazione, vanno in questa direzione! E’ per tutte queste ragioni che reputo indegne le polemiche in merito a questa vicenda. Si, è proprio vero che la vergogna ha la memoria corta! Oggi, si vorrebbero dare lezioni. Peccato che i maestri di oggi siano stati i colpevoli di questa situazione. Stiamo lavorando nella giusta direzione. A confutare questa mia certezza sono i fatti: in poco più di un anno abbiamo superato le criticità e recuperato il tempo perso, tanto che i bandi sono stati pubblicati e le operazioni di gara sono in corso. La costruzione dei Nuovi Ospedali comincia, finalmente, a diventare una realtà! Nulla in contrario, poi, nel recepire questioni ed istanze sollevate a vario titolo dalle parti sociali. È un dovere di chi governa, ma occorre che vi sia un giusto equilibrio per evitare che, “seppelliti” da questioni sterili e strumentali, non si riesca ad agire per porre in essere azioni di risposta. Tutti gli amministratori pubblici devono essere messi in condizione di acquisire elementi di serena decisionalità e, soprattutto, di elevata governabilità. Ma, nello stesso tempo, è necessario che parti sociali e addetti ai lavori si attestino a tale ruolo, lasciando a chi è chiamato alla responsabilità di governo dai cittadini, la facoltà di decidere. Purtroppo, il caso degli Ospedali rappresenta un esempio “eclatante” delle tante, inspiegabili contraddizioni che mi rammarico di dover constatare. Viene da interrogarsi, ed invito tutti i cittadini calabresi a farlo, sul motivo per cui lo stallo totale che regnava nella realizzazione dei Nuovi Ospedali non è mai stato bersaglio di attacchi e critiche che, paradossalmente, abbondano oggi, nel momento in cui la realizzazione dei nuovi nosocomi è tangibile e sotto gli occhi di tutti. Qual è, ad esempio, il motivo che giace dietro l’assordante silenzio della CGIL di fronte al rischio di vedere andare in fumo centinaia di milioni di euro e che conduce, invece, a rivolgersi oggi addirittura alla Magistratura penale onde bloccare la realizzazione delle opere? Qual è la logica vera dietro iniziative che si sbandierano a tutela degli interessi della collettività? Queste forti iniziative sono a vantaggio dei manovali della piana di Gioia Tauro o dei muratori del Marchesato? Dov’è l’interesse pubblico tutelato da Genco e Iannello? Gli interessi dei malati si garantiscono impedendo, forse, la realizzazione dei nuovi ospedali? Questi sono alcuni degli interrogativi sui quali spero si ponga vera attenzione. Ho cambiato registro, ovviamente creando disturbo a molti. E non sono per nulla vago: cito nomi, cognomi e sigle. Forte ed orgoglioso del mandato che i Calabresi mi hanno conferito, perseguo il mio compito con senso di responsabilità ed impegno per dare alla mia terra il futuro che merita. Chi si ostina ad intralciare questo percorso ha veramente lo stesso obiettivo?
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“Mi criticano perché rinnovo”. Giuseppe Scopelliti, Calabria Ora16/09/2011 | Giuseppe Scopelliti, presidente Regione Calabria | Calabria Ora