REGGIO CALABRIA – E’ davvero agghiacciante dover constatare come l’argomento “centri storici” venga strumentalmente agitato, usando notizie riciclate e manipolate ad arte al solo scopo di gettare discredito sul sottoscritto e sul centrosinistra. Peccato solo che tra i diversi soggetti: l’Assessore regionale all’urbanistica Aiello, il Dirigente Generale Putortì, il Dirigente De Marco, gli organi di stampa e gli addetti ai lavori ci sia una preoccupante confusione. Sembra, infatti, che nessuno conosca (rectius si preoccupi davvero di conoscere) il reale svolgimento dei fatti e l’esatta portata delle somme necessarie a dare copertura ai progetti finanziati. I milioni di Euro compaiono e scompaiono misteriosamente a seconda dell’intento di volta in volta prevalente: se l’obiettivo è colpire la vecchia Giunta regionale, gli importi lievitano; se lo sforzo è quello di dimostrare l’impegno (davvero inesistente) della Giunta Scopelliti, gli stessi diminuiscono. Anche gli APQ e le soluzioni sembrano proliferare o venir meno senza tregua.
E’ arrivato il momento di fare chiarezza una volta per tutte. Attraverso l’operazione di finanziamento degli interventi per la riqualificazione, il recupero e la valorizzazione dei Centri storici della Calabria, avviata con bando pubblico il 4 aprile 2008, cioè due anni prima delle elezioni e non pochi mesi prima della campagna elettorale come falsamente affermato, la Giunta Regionale dell’epoca ha dato concretezza alla scelta della valorizzazione e del recupero dei centri storici come strumenti privilegiati di crescita e di sviluppo, di creazione di reddito e di lavoro. Gli interventi selezionati sono stati complessivamente 250 per un importo totale di finanziamento pari ad €. 155.448.458,69. L’approvazione della graduatoria e la conseguente sottoscrizione delle convenzioni con i singoli Comuni beneficiari dei finanziamenti, sono avvenute sulla base di quanto disposto dalla Delibera n. 170 del 08.04.2009 (un anno prima delle elezioni), con cui la Giunta Regionale della Calabria ha stabilito di dare copertura alle operazioni selezionate a valle del sopradetto bando, mediante: le risorse di cui alla Delibera CIPE n. 35/05; i fondi derivanti da risorse del PAR FAS Calabria 2007/2013 ed infine, gli stanziamenti derivanti da rientri finanziari. Come si può verificare le carte parlano chiaro: non è assolutamente vero che è stato avviato un programma fantasma, la Giunta Regionale approvò un quadro finanziario completo che prevedeva la piena copertura del programma centri storici, tanto che il PAR FAS Calabria 2007/2013 fu approvato dalla Giunta Regionale con la Delibera n. 157 del 31.03.2009 ed anche dal Consiglio Regionale con la Deliberazione n. 359 del 6 agosto 2009. Il PAR FAS 2007/23013 fu, infatti, discusso e, addirittura, votato all’unanimità dall’intero Consiglio regionale, dove maggioranza ed opposizione insieme, hanno condiviso l’utilizzo di tali risorse all’interno di una lunga serie di interventi di Programmazione Unitaria. Si avviò, quindi, un percorso limpido e coerente. Le risorse destinate alla Regione Calabria sono state, a tradimento, scippate dal governo Berlusconi e destinate a tutto vantaggio delle regioni del nord per finanziare interventi e attività legate agli interessi leghisti.
Tale comportamento anticalabrese ha portato al blocco del PAR FAS CALABRIA presso il CIPE. A fronte di tale inaspettata e gravissima condotta governativa, l’Assessorato all’Urbanistica e Governo del Territorio guidato dallo scrivente si è immediatamente attivato per reperire risorse di cui i Comuni potessero immediatamente disporre, riuscendo a destinare a tale scopo i fondi derivanti dalle Delibere CIPE nn. 35/05 e 03/06, pari a quasi 24 milioni di Euro. In data 27.02.2010, inoltre, la Giunta Regionale con la Delibera n. 171 – proprio al fine di garantire ai progetti una copertura nelle more dell’approvazione del PAR FAS Calabria 2007/2013 – ha rimodulato il quadro finanziario già assentito con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 170 dell’8.04.2009, procedendo alla contabilizzazione di nuove risorse disponibili per dare totale copertura all’intera procedura selettiva degli interventi sui centri storici, proponendo l’utilizzo di ulteriori fondi derivanti da risorse liberate del POR Calabria 2000/2006 (per oltre 18 milioni di euro), dal POIN FESR “Attrattori Culturali, Naturali e Turismo 2007/2013” (per un importo pari ad oltre 21 milioni di euro) destinati ai progetti ricadenti nelle aree del Parco del Pollino e del Parco dell’Aspromonte, prevedendo nel contempo la sottoscrizione di un ulteriore Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro “Emergenze Urbanistiche e Territoriali” per oltre 66 milioni di euro ed individuando, infine, per i restanti fondi necessari a coprire l’intero pacchetto di operazioni (quantificati in quasi 26 milioni di euro) una copertura derivante dalla riprogrammazione di economie già censite e generate da altri progetti, sia afferenti il medesimo bando che inseriti in altri APQ. Nell’aprile 2010, come noto, alla regione si è insediata la Giunta Scopelliti.
Da quel momento in avanti, nessuna attività è stata portata avanti per confermare le scelte e le decisioni assunte dalla precedente Giunta per quanto riguarda l’attuazione del programma dei centri storici calabresi. In particolare, nessuna iniziativa risulta essere stata assunta dall’attuale Giunta regionale per mettere a disposizione risorse finanziarie da utilizzare per dare sollievo ai Comuni che, nel frattempo, hanno continuato a dare esecuzione ai lavori di riqualificazione avviati. Anzi, cosa ancora più grave, per una parte delle dotazioni finanziarie già impegnate la giunta Scopelliti non è stata capace, o meglio non ha voluto, di portare a compimento tutto il procedimento per rendere effettivamente disponibili le risorse già individuate. La verità è che all’Assessorato all’urbanistica la situazione è rimasta cristallizzata al mese di febbraio 2010. E’, quindi, assai grave che ci si avventuri in dichiarazioni calunniose ed inaccettabili a danno dello scrivente, del centrosinistra e di tutta la Giunta Loiero senza prima assumere tutte le necessarie informazioni per fare chiarezza su una vicenda da cui emergono due fatti assolutamente incontestabili: 1) l’attacco contro la Calabria da parte del Governo Berlusconi che ha sottratto alla regione le risorse del PAR FAS 2007/2013 che le erano state destinate; 2) il fatto che la Giunta Scopelliti ha volutamente affossato il programma dei centri storici, alimentando una situazione di disagio economico ed evitando di trovare una soluzione al problema, nel tentativo ignobile di scaricare sulla precedente Giunta le proprie responsabilità sulla questione. Stupisce che sia sfuggito il fatto che nel corso di quasi due anni dall’insediamento della Giunta Scopelliti nessun provvedimento sia stato adottato e che le uniche risorse su cui i Comuni hanno potuto contare sono quelle individuate responsabilmente prima delle elezioni regionali (nel febbraio 2010) dalla Giunta Loiero.
Lo stesso Assessore Aiello, nel tentativo di attribuirsi meriti che non ha, confonde le risorse in gioco; in un primo momento qualifica come non credibili le iniziative messe in campo dalla Giunta Loiero (Atto Integrativo all’APQ, Risorse Liberate del POR 2000/2006), per poi, un attimo dopo, cercare di appropriarsene il merito. Ed è sempre l’Assessore Aiello che poco più tardi dichiara che in realtà le risorse indisponibili ammontano a circa 25 milioni di euro; evidentemente gli sarà sfuggito che la stessa DGR n. 171/2010 aveva già destinato a tale fine economie derivanti da ribassi d’asta (di cui 5 milioni già censiti). E’ scorretto ed ignobile che la Giunta Scopelliti e l’Assessore Aiello si vantino di aver destinato risorse ai Comuni, quando nulla hanno compiuto, pur avendo avviato l’utilizzo di cospicue risorse derivanti dai fondi POR FESR Calabria 2007/2013 per finanziare i PISL, attivando le linee di intervento di cui il Dipartimento è titolare per svariati milioni di Euro, escludendo accuratamente e scientemente di destinarle ai Comuni già titolari dei finanziamenti sui centri storici, così penalizzandoli doppiamente. Bastava compiere questa scelta per risolvere definitivamente la questione, ma evidentemente i centri storici non rientrano negli obiettivi di chi conduce politicamente e amministrativamente l’Assessorato all’Urbanistica, salvo quando possono diventare l’occasione per pavoneggiarsi in convegni nazionali dedicati al tema, come è avvenuto recentemente a Torino. Tra l’altro, l’evidente volontà di boicottare l’intera operazione di riqualificazione dei centri storici calabresi, tradita dall’assenza di un qualunque sforzo per risolvere il problema causato dal governo Berlusconi e aggravato dall’inerzia di Scopelliti, con la conseguente strumentalizzazione intervenuta, è rafforzata dal comportamento assolutamente schizofrenico adottato dall’Assessorato all’Urbanistica e Governo del Territorio insediatosi nell’aprile 2010.
Perchè, infatti, ci si è preoccupati di ritirare immediatamente il QTR a valenza paesaggistica approvato dalla precedente Giunta, facendo perdere anni e anni di lavoro e di risorse finanziarie, ma nel contempo l’Assessorato è rimasto totalmente indifferente di fronte alla situazione di difficoltà in cui si trovavano i centri storici calabresi? E se il programma era fantasma perché il Dirigente Generale del Dipartimento Putortì insieme al Dirigente De Marco, non hanno esitato a prorogare “tutte”, nessuna esclusa, le convenzioni di un ulteriore anno (dal 30 settembre 2010 sino al 30 settembre 2011) invece di revocarle? E come mai lo stesso Putortì sempre insieme al Dirigente De Marco ha nominato centinaia di commissioni di collaudo in corso d’opera per tutti gli interventi appaltati, senza alcuna distinzione circa la relativa copertura? Perché da due anni neanche un centesimo è stato aggiunto da questa Giunta regionale per integrare la copertura finanziaria dei progetti? E perché, invece di lanciare accuse calunniose nei confronti del sottoscritto non si chiede conto a Scopelliti, Aiello e Putortì di tali condotte? In realtà la scelta di prorogare di un ulteriore anno tutte le convenzioni in atto, nonché di nominare un enorme numero di commissioni di collaudo in corso d’opera, avendo piena contezza della situazione così delicata e senza aver provveduto a risolverla, dimostra un atteggiamento di noncuranza delle difficoltà dei Comuni e delle imprese coinvolte e una superficialità gravissima nella gestione della questione. Evidentemente l’Assessorato era più preoccupato di elargire numerose nomine ai professionisti calabresi che di risolvere il problema dei Comuni e delle imprese.
Sarebbe opportuno, pertanto, destinare al Presidente Scopelliti, all’Assessore Aiello, al Dirigente Generale Putortì e al Dirigente De Marco tutte le perplessità, le domande, le osservazioni, le curiosità, se del caso, anche gli attacchi e le espressioni sgradevoli ed inopportune rivolte al sottoscritto, inerenti una questione delicata, complessa e grave che sta colpendo l’intera Calabria, la cui mancata soluzione non può che essere ascritta a chi da quasi due anni, pur governando la Regione, ha volutamente tentato di affossare uno straordinario programma di riqualificazione e di valorizzazione dei centri storici che non ha precedenti nella storia regionale. Per questo mi sento di poter tranquillamente affermare, che, nonostante questi tentativi strumentali e calunniosi, non si può infangare lo straordinario lavoro che negli anni passati abbiamo portato avanti, dando lustro e prestigio alla politica urbanistica della Calabria.