REGGIO CALABRIA – Solidarietà e vicinanza agli operatori dei progetti di accoglienza di Riace e Caulonia e a chi ha deciso di attuare una forma di protesta estrema quale lo sciopero della fame come il sindaco di Riace Mimmo Lucano ed il referente per la Calabria della Re.Co.Sol. (Rete dei Comuni Solidali) Giovanni Maiolo di Rifondazione Comunista, contro la grave incapacità politica quanto palese volontà di cancellare silenziosamente i diritti umanitari dei migranti del nord africa che rappresentano per il nostro territorio un’importante risorsa culturale da tutelare anche per la crescita civile delle giovani generazioni. Viviamo purtroppo nel paradosso di un assordante silenzio istituzionale che rasenta la vergogna e che ancora una volta ci pone di fronte al resto d’Italia come una Regione incapace di ottimizzare le risorse che le leggi comunitarie mettono a nostra disposizione ed in questo caso a sostegno di progetti di avanguardia culturale internazionale, come sinanche ammesso giusto un mese fa dal Ministro competente Riccardi.
Non è concepibile che non si apponga una firma ad un decreto che sbloccherebbe il pagamento degli stipendi di decine di lavoratori che non percepiscono un rimborso da quasi otto mesi e che consentirebbe loro di garantire quegli aiuti umanitari ai tanti migranti che vivono in condizioni particolarmente difficili anche perchè in tanti restano ancora in attesa di conoscere la propria situazione giuridica e di avere dei documenti. Perché la Protezione Civile calabrese ha pagato tutti i progetti di accoglienza “Emergenza nord Africa” fino a novembre 2011, eccetto quelli di Riace e Caulonia, che hanno solo ricevuto un acconto relativo ad agosto 2011? E’ possibile che dispute burocratiche valgano oggi più di diritti umani universalmente riconosciuti? Invitiamo Regione e Provincia ad un intervento immediato anche perché ci preoccupa quanto affermato qualche giorno addietro dall’Asp che ha reso noto che dal prossimo 25 luglio non verrà rinnovata l’assistenza sanitaria per i migranti, il che vuol dire che nessuno potrà prescrivergli un farmaco o una visita medica, lasciandoli abbandonati ad un destino che pare amaramente scontato.
Rifondazione Comunista, così come accaduto nella recente manifestazione organizzata qualche sera fa a Caulonia, sarà al loro fianco come sempre, interpretando il malessere di intere comunità che con la politica dell’integrazione e dell’accoglienza hanno saputo costruire un modello virtuoso di economia solidale, esempio per tutta la Calabria, perché riteniamo non si possa nemmeno immaginare un futuro di crescita civile e sociale se la gente non è solidale e sensibile ai problemi degli altri.