• Municipio e polemiche. Rinascita per Cinquefrondi ironizza: “Il sindaco, un don Abbondio rivoluzionario”
    31/05/2012 | Gruppo cons. Rinascita per Cinquefrondi | Comunicato

    CINQUEFRONDI – “Finalmente, dopo giorni e giorni di polemiche, abbiamo scoperto chi ha “nascosto” la ormai famosa scritta del vecchio Municipio ed anche il perché: ora tutti possiamo tirare un sospiro di sollievo e stare tranquilli. Se ne facciano una ragione quei faziosi dell’Edicola di Pinuccio che avevano montato un caso sul nulla, solo chi è fazioso poteva pensare che questa amministrazione comunale potesse non avere a cuore la storia, il patrimonio culturale e, in modo particolare, la storica sede municipale. Gli amministratori, anzi, il palazzo municipale lo hanno sempre avuto nei loro pensieri al punto da citarlo ad ogni conferenza stampa, promettendo di farne prima una Casa della Cultura, poi la Casa delle Associazioni, quindi la sede del Fondo Creazzo e, solo in ultimo, la sede provvisoria del Liceo Musicale”.

     

    “Ora, per porre fine alle polemiche, con l’ormai noto coraggio e la solita autorevolezza di una classe dirigente giovane, unita e coesa gli amministratori hanno affrontato di petto la questione rassicurandoci tutti. Finalmente, ad una prima lettura, apprendiamo la versione definitiva dei fatti: alcuni dipendenti comunali in una mattinata noiosa, non avendo altro da fare, si sono arrogati il diritto, all’insaputa di sindaco e di ogni altro amministratore, di togliere le lettere, quasi secolari, del Municipio. Ecco, dunque, individuati i colpevoli! Ma, attenzione, sempre leggendo con maggiore cura la nota ufficiale dell’amministrazione comunale, forse questi dipendenti vanno elogiati per l’operosità dimostrata nell’occasione e non sono da considerarsi colpevoli. Infatti pare che questi di primo mattino al momento di entrare in municipio, volgendo lo sguardo all’insù abbiano scorto la precarietà delle lettere e, immediatamente, si sono adoperati vista la gravità della situazione, solamente col fine di ripristinarle”.

     

    “A questo punto, dobbiamo ammetterlo, vanno ringraziati pubblicamente questi dipendenti del Comune di Cinquefrondi che, così attenti da notare il pericoloso dettaglio e così solerti da non attendere alcuna direttiva dagli amministratori, si sono precipitati a salvare un pezzo della “storia di Cinquefrondi”! Come hanno fatto i “web-faziosi” dell’Edicola di Pinuccio, i giornalisti “corrotti” ed i soliti “mistificatori” di Rinascita solamente ad immaginare che l’amministrazione comunale aveva deciso di trasferire la storica scritta sul nuovo Palazzo Comunale? Come si continua a non riconoscere l’autorevolezza di questa amministrazione? Ecco che la storia si ripete: così come Renzo e Lucia non scorgevano il vivo coraggio di don Abbondio, a Cinquefrondi molti non riescono “faziosamente” a riconoscere il coraggio rivoluzionario di questo sindaco e dei suoi perpetui”.