REGGIO CALABRIA – Un gesto di riconoscimento alla resistenza civile di Peppino Impastato, a cura di Licio Esposito, Marta Dal Prato e Andrea Satta. Peppino Impastato nel maggio di trentaquattro anni fa veniva brutalmente assassinato dalla mafia. La sua “voce-contro” rivive nelle illustrazioni di Esposito-Dal Prato, esaltando i momenti più drammatici della sua vita fino all’assassinio. Nella frammentazione dei registri in cui si articola il corto, che inizia con un dialogo sulla morte tratto dal film-capolavoro di Ingmar Bergman “Il settimo sigillo”, si può ascoltare anche la voce dello stesso Peppino e dei suoi compagni Salvo Vitale e Faro Di Maggio. Quando dalle frequenze libere (e barricaderos) di Radio Aut di Terrasini attaccavano senza timore e con sprezzante satira l’impero di “mafiopoli” del sindaco di Cinisi Gero Di Stefano e del boss Tano Badalamenti, quest’ultimo solo nel 2002 è stato riconosciuto da una sentenza di tribunale mandante dell’omicidio Impastato. Per visite gratuite ed informazioni visitare il sito www.museodellandrangheta.eu
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“Munnizza”. Al Museo della Ndrangheta fino al 30 ottobre la mostra dedicata a Peppino Impastato e alla sua resistenza civile contro la mafia16/10/2012 | Salvatore Borrelli | Edicola di Pinuccio