• Nella Piana di Gioia Tauro i sindaci regalano a Scopelliti l’alibi per non fare il nuovo Ospedale e la malasanità collassa anche i presidi
    22/06/2012 | A. Calogero, Segr. Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    ospedale di polistena

    GIOIA TAURO – La sanità nella Piana di Gioia Tauro è collassata. E’ morta anch’essa di malasanità. Anni di cattiva gestione, scelte scellerate di pessima politica, tagli e riduzioni irrazionali hanno reso  inefficace la presenza di ogni struttura o presidio sanitario sul territorio. Da troppo tempo è saltato il sistema ospedaliero, è stato depotenziato il pronto soccorso e resa “zoppa” l’emergenza. Però, il crimine maggiore che è stato commesso riguarda la continua dequalificazione del personale medico e paramedico per effetto della mancanza d’interventi di aggiornamento e adeguamento alle nuove metodologie e tecniche di cura.

     

    Questo non solo rende cittadini di serie b gli abitanti della piana ma mortifica pure i tanti medici e paramedici che non riescono a svolgere al meglio il loro lavoro. I ritardi nell’arrivo delle ambulanze e dei soccorsi, al limite delle omissioni, pur essendo il guaio maggiore perché il fattore tempo è essenziale per il salvataggio di molte vite, da soli non rappresentano la drammaticità del problema. Si aggiungono a questi la mancanza di presidi ospedalieri idonei a garantire ricoveri e cure, le liste di attesa infinite e “ i pellegrinaggi diagnostici” negli ambulatori irrazionalmente distribuiti sulla piana. E’ questo il quadro della condizione strutturalmente comatosa della Sanità pianigiana e nel mentre tutto questo accade, le responsabilità del Direttore dell’Asp provinciale evadono dall’impegno per la risoluzione dei problemi e diventano complicità del fallimento. A nulla servono le sole visite della Squillacioti presso gli ospedali pianigiani e nemmeno i comunicati rassicuranti. Servirebbe invece, come abbiamo più volte detto con forza, avviare i lavori per la costruzione certa del nuovo ospedale della Piana e non perché da solo oggi rappresenta la risoluzione ma perché non si deve perdere un’occasione di ripartenza.

     

    Oggi avere una struttura in grado di essere ampliata e implementata è fondamentale. Come abbiamo più volte detto il futuro del nuovo ospedale è nelle mani dei Sindaci della Piana che, purtroppo, si stanno esibendo in infinite dispute sterili e campaniliste. Un atteggiamento comportamentale utile solo a dare un alibi per il mancato avvio dei lavori al Presidente Scopelliti e per determinare che infrastrutture lombarde, magari, consumi più risorse in consulenza di quante poi ne verranno effettivamente spese per la realizzazione dell’opera. Il è ponte sullo stretto docet con la sperpero di denaro nella società dello stretto. In questo caso la maggiore beffa è che mentre il ponte sarebbe inutile l’ospedale è essenziale. Ci auguriamo che la stessa tinta politica dei sindaci di Palmi e Gioia Tauro possa superare i campanili trasformandosi in un impegno comune per l’ospedale subito, senza se e senza ma. Noi. Cgil, già nei prossimi giorni saremo in campo per mettere al centro il tema dell’emergenza e del soccorso con un presidio democratico presso il punto di 118 di Gioia Tauro.