SAN FERDINANDO – Nessun imbroglio sulle disposizioni del decreto Sviluppo. La Lng Medgas la smetta con l’interpretazione personalizzata dell’art. 38 – comma 1-bis. Ecco come Lng Medgas – nella persona del suo amministratore delegato Di Peio – intende scorrettamente procedere nell’alfabetizzare chiunque trovi sul suo cammino, cambiando semplicemente i termini del problema. Basta rielaborare, nel corso dell’audizione in commissione Bilancio, una parola: “formale” in “eventuale”. Il colpo di scena è andato in onda il 4 aprile scorso in consiglio Regionale, alla commissione Bilancio presieduta dal consigliere Imbalzano, e a svelarlo candidamente nel corso di una diretta televisiva andata in onda il 5 aprile scorso, proprio sul rigassificatore di San Ferdinando, è stato il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Cuzzocrea.
Torniamo ai fatti. Al delegato di Lng Medgas, Di Peio, in sede di commissione Bilancio è bastato far intendere agli ignari consiglieri regionali presenti, che il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul progetto del rigassificatore si intende “formale” (cioè senza il parere non si può assolutamente agire); invece, il decreto Sviluppo 2012 (non casualmente varato lo stesso giorno della seconda bocciatura del progetto da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici con il parere n. 149/2012, e convertito in legge con la legge n. 134 del 7 agosto 2012), all’art. 38 comma 1-bis, lapidariamente cita “ […] l’eventuale parere definitivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici […]”. Che peraltro deve essere reso su “richiesta”, sempre per richiamare la normativa di riferimento. E “ […] fino al rilascio della concessione” (ndr, demaniale), perciò un eventuale intervento, in questa fase, del Consiglio superiore dei lavori pubblici sarebbe tardivo, inefficace e non necessario, stando sempre alla legge. Di Peio, il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici non è “formale”, è “eventuale”, e lei lo sa benissimo!
Non è questione di lana caprina. Nel primo caso, (parere formale) Lng Medgas rassicura i consiglieri regionali presenti che tutto stia procedendo secondo i cardini di una lettura tecnica (Consiglio superiore dei lavori pubblici appunto) del progetto e del territorio. Peccato però che sia proprio la già citata legge dello Stato a sostenere tutt’altro, ossia ad esautorare di fatto i poteri e le prerogative del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Siamo in presenza di una vera e propria truffa confezionata dai vertici dello Stato ai propri danni, in un conflitto d’interessi senza precedenti ! No rigass – Calabria denuncia pubblicamente la falsità e la gravità delle affermazioni indotte da Lng Medgas e dai suoi rappresentanti, tanto più gravi perché operate ai danni di istituzioni regionali e dello Stato, che non sono state così messe nelle condizioni di poter comprendere e agire correttamente nei confronti del proprio territorio. Si invitano pertanto i consiglieri regionali presenti alla seduta della commissione Bilancio del 4 aprile scorso, a rivendicare le proprie ragioni nei confronti del proponente Lng Medgas alla luce di quanto emerso, nel rispetto della dignità delle stesse Istituzioni e delle popolazioni che essi tuttora rappresentano.