REGGIO CALABRIA – Il job act presentato nei giorni scorsi ha perlomeno il merito di aver riportato il drammatico tema del lavoro che non c’è, da Trento a Mazara del Vallo, nel dibattito politico nazionale. Dalle parole, ci auguriamo, si passi senza indugio alcuno ai fatti. Ciò vale anche per il “tavolo per il lavoro” locale , insediatosi di recente su input della Provincia di Reggio Calabria, pronta a recepire il gravissimo grido di dolore giunto dal territorio. In attesa di “buone nuove” romane, ai vertici di Palazzo Foti, stante la lenta agonia nella quale si dibattono città ed hinterland, chiediamo la ripresa dei lavori con l’auspicio che si possa giungere in breve tempo ad una sintesi sulle tante idee e progetti emersi nel corso dei recenti incontri.
Tutto ciò tenendo bene a mente la rotta scaturita dal documento “Nuova Cultura del Lavoro”, illustrato da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, nel corso del suo intervento avvenuto nella 1° riunione. Una “rotta” che passa per gli assi della “Verità, Libertà, Valori, Amore/Servizio”. Il Pastore della chiesa reggina ha sottolineato come “l’attuale crisi evidenzi l’inadeguatezza di un modello di sviluppo, tutto basato sulla crescita economica e sul consumo di beni materiali”, pertanto è necessario essere pronti a raccogliere la sfida “di un modello alternativo di sviluppo fondato sullo sviluppo sostenibile sia nella dimensione ambientale che in quella sociale”.
Per centrare questo importantissimo obiettivo occorre, tra le altre cose, una “politica chiara e vera capace di dettare la speranza, senza creare lavoro fasullo sganciato dallo sviluppo economico, che punti sulle risorse del territorio, una politica che educhi alla denuncia del malaffare altrimenti saremo sempre schiavi ed il lavoro sempre più povero”. Siamo al cospetto di un documento estremamente interessante che deve fare da guida al Tavolo, ma anche un documento che possa diventare base di discussione per le forze politiche che si stanno preparando alle prossime tornate elettorali, nonché una guida sicura per tutti coloro che intendano mettere al centro il LAVORO per lo sviluppo della persona e della comunità.