POLISTENA – Protestiamo contro la scelta della Regione di ridimensionare il reparto di centro trasfusionale dell’ospedale di Polistena. E’ davvero incredibile come a distanza di poco tempo dal taglio del nastro dei locali, ristrutturati e modernizzati per ospitare il centro trasfusionale, avvenuto nel maggio 2013 alla presenza dell’ex presidente Scopelliti con tanto di staff al seguito, ora la Regione possa compiere la giravolta, finendo per sconfessare se stessa. Non ci convince il pretesto utilizzato dalle commissioni regionali di controllo, che avrebbero segnalato la mancanza di un misuratore “plasma-check” per la lavorazione del sangue e degli emoderivati nelle celle frigorifere in uso al reparto. Tale strumento sarebbe infatti reperibile sul mercato a prezzi tollerabili (meno di 5.000 Euro), che oltretutto gli operatori medici – ci risulta – abbiano più volte formalmente richiesto all’Azienda Sanitaria Provinciale. Se il problema è l’acquisto del plasma-check, sia chiaro, l’Amministrazione Comunale di Polistena è disponibile ad investire fondi del proprio bilancio per acquistarlo nell’interesse di tutti. Ma probabilmente le ragioni sono altre e vanno indagate in un disegno dell’attuale rimaneggiata Giunta Regionale, di penalizzare la sanità pubblica a vantaggio di altri non precisati obiettivi.
Il reparto di centro trasfusionale di Polistena, verrebbe declassato dall’attuale regime “H12 con reperibilità notturna”, per passare a funzionamento “H6 senza reperibilità”, determinando di conseguenza un vuoto nelle ore pomeridiane e di notte, che comporterebbe un rischio elevato per il comparto operatorio non più in grado di gestire tempestivamente le emergenze fuori orario. Per le sacche di sangue, in caso di emergenza, gli operatori dell’ospedale di Polistena dovrebbero rivolgersi a Locri o Reggio Calabria, con un dispendio di tempi di trasporto che potrebbe anche risultare fatale. E’ assolutamente impensabile che l’ospedale di Polistena, presidio “spoke” di riferimento della Piana di Gioia Tauro, debba subire penalizzazioni, così come altri ospedali in Calabria (Lamezia Terme, Rossano Calabro ecc.) che pure richiamano enormi bacini di utenza. I centri trasfusionali sono indispensabili presso quegli ospedali calabresi dotati di comparto operatorio e di altre specialità collegate all’emergenza/urgenza come Polistena.
Per tali motivi, invitiamo alla mobilitazione generale tutte le comunità locali, i Comuni della Piana, gli altri Sindaci e i territori coinvolti in questa drammatica operazione di ridimensionamento che lede il diritto alla salute e colpisce la sanità pubblica. Nella convinzione che la Regione debba al più presto fare chiarezza per bloccare l’attuazione del provvedimento, annunciamo che la questione sarà trattata al prossimo Consiglio Comunale, per cominciare una battaglia ad oltranza a difesa del reparto e dell’ospedale di Polistena che dovrà vedere tutti i cittadini protagonisti.