ROSARNO – Quale rappresentante legale del “Comitato Spontaneo di Cittadini pro Ospedale e per la Tutela della Pubblica Salute”, costituitosi in Rosarno, per significare quanto segue: Nel 1976 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’Ospedale di Rosarno e nel 1991 questo è stato completato, con inaugurazione dopo qualche anno, ad iniziativa del Comune di Rosarno. A seguito dell’entrata in vigore della normativa sul nuovo sistema sanitario, la suddetta struttura, nella sua completezza sia dell’immobile che delle attrezzature, è stata consegnata, con regolare verbale, alla Regione per consentirne l’apertura. La struttura, costata oltre 7 miliardi di vecchie lire, però, non solo non è stata mai aperta, ma è stata completamente abbandonata dalla Regione, che, attraverso le varie USL, ASL ed ASP, succedutesi nel tempo, avrebbe dovuto garantire la sua piena custodia.
A seguito di tale palese ed evidente abbandono l’Ospedale è stato depredato di ogni cosa (porte, letti, cucine, lampade, mobili, termosifoni, ascensori, ecc.) ed utilizzato quale stalla e ricovero di capre, ovini e cavalli. In sostanza, è stato ridotto in situazioni inverosimili, tanto da non poter essere più utilizzato e da interessare giornali e televisioni anche a livello nazionale. Il predetto immobile era di proprietà del Comune ed è stato consegnato alla Regione in ottime condizioni e per consentirne l’apertura a struttura sanitaria. Ciò non avvenuto e, quindi, la stessa deve essere restituita alla comunità rosarnese. Essendo stato l’immobile completamente devastato a causa della mancata custodia da parte della Regione, la stessa deve rimborsare tutti i danni causati per rendere la struttura usufruibile. In considerazione di ciò, il Comitato nell’interesse dell’intera cittadinanza chiede, espressamente, che l’immobile venga restituito alla comunità, con il pagamento dei danni causati allo stesso, da quantificarsi con apposita consulenza. In tale direzione, invita il signor sindaco a voler svolgere tutte le iniziative di Sua competenza nell’interesse della Città di Rosarno. La presente si formula, anche ai sensi e per gli effetti della legge n. 241/90, e si chiede, pertanto, di ottenere il relativo e dovuto riscontro entro il termine di giorni 30, dal ricevimento della presente. In mancanza, il Comitato agirà nelle forme di rito e di legge a tutela degli interessi della Comunità.