• Pallavolo B2 Play-off. La Jolly Cinquefrondi capitola (1-3) in casa nella gara 1 di semifinale contro Locorotondo
    Più esperta la formazione pugliese capitalizza il proprio potenziale ed approfitta di una prova opaca di Cinquefrondi. Polimeni non getta la spugna in vista della gara due di domenica: "Il vostro sogno il nostro obiettivo"
    18/05/2014 | Francesco Bonini | Edicola di Pinuccio

    pubblico gara 1 play-off pallavoloCINQUEFRONDI – Tutto perfetto tranne il risultato, questa sembrerebbe essere la considerazione alla fine delle due ore di gara di ieri sera al palazzetto di via Palmara dove l’Indifesa Pallavolo Jolly Cinquefrondi era chiamata a giocarsi la gara 1 di semifinale valida per i play-off promozione in serie B1 2014/2015.

     

    Perfetta l’organizzazione logistica, palazzetto stracolmo in ogni ordine di posti (per l’occasione implementati dalla società), presente una nutrita delegazione di tifosi ospiti. Striscioni, bandiere, palloncini, tamburi, trombe, sciarpe al vento, insomma una festa dello sport con tutto quanto si poteva allestire per sostenere i giocatori in campo nell’impresa di far entrare Cinquefrondi nella storia della pallavolo locale.

     

    E sono stati proprio i giocatori, l’ elemento fondamentale di questa ricetta, a rendere amara la serata agli oltre quattrocento presenti locali ed alle centinaia di tifosi collegati da ogni dove tramite la diretta web. Amaro in bocca per una sconfitta non preventivata dagli ultras che hanno passato una notte in bianco per scaricare l’enorme tensione accumulata durante la gara.

     

    Un gruppo di atleti che hanno dato l’anima per l’intera stagione per una società falcidiata dai ripetuti infortuni ai quali mister Polimeni è riuscito sempre a trovare i giusti correttivi. Ieri il roster era al completo ma ciò non è servito. Forse la stanchezza fisica, forse quella mentale, o forse ancora il carico emozionale intrinseco ad ogni gara di questo genere. Fatto sta che il rendimento di Indifesa non è stato quello della media delle partite viste nel corso dell’intera regular-season.

     

    A nulla sono valsi i tentativi di correzione di Polimeni in corsa quando, all’inizio del quarto parziale lo starting six veniva rivoluzionato con la sostituzione di tre elementi su sei. Tutto inutile, la carenza in alcuni fondamentali notata sin dall’inizio dell’incontro, si è trascinata fino all’epilogo. Solo alcuni momenti di equilibrio e di alternanza del risultato. Ha vinto una squadra, il Locorotondo più continua e precisa in quei reparti che hanno fatto la differenza ma anche aiutata dalle carenze avversarie.

     

    LA PARTITA – Polimeni si affida all’esperienza di Andrea Neri per sopperire alla giovanissima età media del sei locale. Opposto è Carelli, posto quattro per Sall e Dipasquale, al centro preferiti Crigna e Sterminio. Libero Azzarà dal primo minuto e per tutta la partita. Sul fronte Locorotondo mister Murri deve fare a meno dell’opposto titolare Paolo Guerrieri, nel ruolo parte D’Amico, in regia Balestra, Ancona e Labate al centro, Scena ed il giovane Primavera schiacciatori di banda, libero Mancini.

     

    Dopo un’ inedita coreografia con tanto di cartelli a scacchi colorati bianco-celesti e di bombe di coriandoli in fase di presentazione dello starting-six,  tra l’incessante rumore dei tamburi delle due tifoserie, il via alle ostilità. Parte male Cinquefrondi che inanella una serie incredibile di errori al servizio. Quasi un giro completo (sono sette quattro dei quali consecutivi) ed a turno praticamente tutti gli atleti locali consegnano il set su un piatto d’argento ai pugliesi. Un vantaggio rivelatosi determinante ai fini dell’esito del parziale. Il risultato finale (23-25) sarebbe stato di certo diverso se la palla fosse stata “servita” dai giocatori di Indifesa per essere “giocata”. Gli sforzi per annullare il vantaggio accumulato dai baresi, in vantaggio fino a quattro punti, si concretizzano al punto 11 ed al punto 21, ma Cinquefrondi in vantaggio 23-21 non sferra l’attacco decisivo perdendo di misura 23-25. Fa tutto da sola quindi la squadra locale che, poco lucida, regala letteralmente un vantaggio agli avversari.

     

    Sotto di uno Polimeni conferma la formazione di partenza ma scuote i suoi che reagiscono. Partono forte i cinquefrondesi e Murri è costretto a sospendere sul 5-1. La migliore tenuta al servizio dei locali mette in difficoltà la ricezione avversaria. Il vantaggio rimane ai due timeout tecnici (8-2 e 16-11). Locorotondo compensa i deficit di ricezione con ottime azioni muro-difesa. Un cambio tra i baresi (Pagano su Primavera) serve solo a rimaneggiare lo svantaggio. Un Polimeni preoccupato comincia ad apportare corretttivi. Dentro Piedepalumbo al  posto di Neri, dentro Chillemi al posto di Sall.  Dopo un’ora di gioco è Cinquefrondi che ristabilisce la parità chiudendo 25-19.

     

    Formazioni di  partenza per l’inizio del terzo parziale per ambedue le squadre. Cinquefrondi subisce le armi migliori degli avversari che, oltre che agire magistralmente nei fondamentali del servizio e del muro, aumentano  il rendimento in difesa facendo cadere a terra pochissimi palloni attaccati dai locali. Tra le fila del Cinquefrondi male la ricezione. Non bastano nemmeno gli straordinari di Neri, le palle non arrivano giocabili e ciò si ripercuote sulla costruzione. Polimeni, sotto di quattro al primo tecnico, concede respiro a Dipasquale e Neri nel giro di difesa, dentro Mercurio e Piedepalumbo. Al loro rientro, sotto ancora di quattro al secondo tecnico e dopo un tempo a richiesta, il coach locale butta ancora nella mischia Chillemi ma la suonata non cambia. Cinquefrondi  accusa qualche problema su una rotazione ed il vantaggio barese aumenta fino al definitivo 16-25.

     

    Coach Murri ed i suoi hanno la strada in discesa, mettono a folle ed approfittano della sbandata calabrese. Polimeni stravolge la formazione.  Nel quarto set entrano dal primo punto Piedepalumbo, Chillemi e Remo, quest’ultimo al posto di Crigna apparso affaticato a causa di problemi fisici. L’iniziale equilibrio viene rotto dal punto 4, poi è un monologo del Locorotondo che non sbaglia nulla e si esalta in qualche occasione con recuperi spettacolari e contrattacchi vincenti. Dopo il primo tecnico segnato sul 5-8 un solo momento costringe alla sospensione Murri (9-10), poi l’allungo decisivo. Locorotondo ci crede e viene aiutato ancora da alcuni errori al servizio dei cinquefrondesi, Chiude quindi come ha aperto Indifesa, con vistose carenze in un fondamentale troppo importante nell’appendice di stagione dei play-off.

     

    Finisce 1-3 (23-25, 25-19, 16-25, 21-25) in due ore esatte di gioco. Alle 21:00 l’ultimo fischio del primo arbitro Francesco Pavone coadiuvato dal secondo Paolo Messina ambedue di Catania.

     

    Bisogna imparare anche dalle sconfitte, questo il commento di Polimeni nel post-partita, secondo il quale ai propri atleti è mancato un pizzico di lucidità nella fase decisiva del primo set e sono andati nel pallone con una rotazione nel corso del terzo. Subiti, come nelle previsioni, il servizio ed il muro avversario, ma anche la difesa. Cinquefrondi carente o inesistente a muro, un fondamentale nel quale l’esperienza gioca la sua parte, esperienza di certo maggiore tra le fila dei baresi. Discorso ancora aperto e subito al lavoro per la gara 2 per far coincidere il sogno dello straripante pubblico locale con l’obiettivo della squadra.

     

    Era fondamentale partire bene e siamo stati fortunatied aiutati nel primo parziale – ha detto Murri – dall’eccessiva fallosità di Cinquefrondi al servizio, carenti in ricezione nel secondo, abbiamo letto la partita in corso d’opera osservando e  rispondendo alle variazioni del sei titolare messo in campo di volta in volta da Polimeni ricorrendo alle risorse disponibili. Andiamo a gara due consci del fatto che in casa giochiamo meglio e saremo sostenuti da un grande pubblico, come quello visto oggi qui a Cinquefrondi e che aspettiamo a Locorotondo.

     

    Per Gurnari, direttore generale Indifesa, si è giocata una partita contro una squadra di livello, non a caso tra le migliori dei due gironi, onore al merito ed all’esperienza di Locorotondo che ha giocato in tranquillità. Una partita nella quale Indifesa forse ha sentito troppo la tensione della gara casalinga.

     

    Tra il tripudio dei tifosi pugliesi in festa con tanto di tuffo per i giocatori del Locorotondo, Cinquefrondi si stringe a centro campo e in un tutt’uno con tecnici e dirigenti e si avvia, dopo aver rivolto un saluto all’indirizzo delle tribune, verso gli spogliatoi per smaltire il colpo subìto, tentare di ribaltare la situazione e fare il colpaccio a Locorotondo domenica prossima 25 maggio per poi richiamare ancora sugli spalti gli ultras e gli appassionati nella auspicabile gara tre di mercoledì 28 maggio.