CINQUEFRONDI – Indifesa prosegue la corsa in campionato e chiude il girone di andata infliggendo un secco 3-0 ai cugini calabresi della Next Atlas Raffaele Lamezia di Salvatore Torchia. Risultato netto nel dato finale ma che è maturato in una maniera altalenante. Cinquefrondi infatti ha alternato momenti di gioco corale con vistosi cali individuali nei diversi fondamentali. Insomma Indifesa ha fatto tutto da sola mentre il Lamezia ha approfittato dei momenti negativi degli avversari per riagganciare e nel terzo set condurre il gioco con qualche punto di vantaggio salvo poi crollare fisicamente nei momenti decisivi.
Andiamo per ordine. Polimeni alle prese con le note vicende legate all’infermeria. A pieno regime ed a ritmo serrato l’opera dell’osteopata Diego Porpiglia per recuperare tre pilastri della società cinquefrondese. Grandi progressi per Dario Carelli che ostenta ottimismo rispetto all’originaria diagnosi di lesione ai legamenti, mostra la sua caviglia e pensa di rientrare nel più breve tempo possibile. Insieme a lui a fondo campo nella zona riservata agli osservatori il suo compagno Silvio Crigna. E’ invece a referto e siede in panchina Andrea Neri pronto in caso di emergenza.
In casa Indifesa Piedepalumbo è chiamato a dettare il gioco per la seconda partita consecutiva, con lui nel sei iniziale Sall e Chillemi, Remo e Sterminio. Dionisio Dipasquale completa la formazione, un Dipasquale in dubbio fino all’ultimo per problemi al collo. Un solo libero a referto, è Montesanti, l’altro ricettore specialista, Azzarà, oggi veste la maglia d’ordinanza della squadra ed è chiamato da Polimeni a rimanere disponibile in caso di problemi di formazione. A disposizione Neri, Mercurio, Concolino. Mister Torchia schiera Danilo Talarico in regia, Presta e Saladini al centro, Giovanni Sacco e Butera alle bande, Mario Sacco opposto e Stefano Graziano libero. A disposizione Torchia, Chirumbolo, Rizzo, Moreloo e Francesco Talarico. Fischietti ambedue di Messina, Carlo Micali e Filippo D’amico.
Per Cinquefrondi Dipasquale è il capitano in campo. Si parte. Solito periodo di equilibrio e di studio che porta al primo tecnico sull’8-7 per i locali, poi allungo per alcuni errori lametini e distacco fino al 12-8. La sospensione di Torchia non cambia il corso. Suona la tromba del secondo tecnico sul 16-12, protagonisti i palleggiatori, Piedepalumbo smista con preferenza verso le bande, Talarico si esibisce in alcuni colpi a sorpresa che spiazzano la difesa avversaria. Lamezia sospende per la seconda volta sul 21-14, cenni di ripresa dei lametini interrotti dal provvidenziale time out di Polimeni preoccupato per aver perso un vantaggio di cinque punti su sette. Entra Chirumbolo nel Lamezia al posto di Giovanni Sacco, cala Cinquefrondi in ricezione, sostituzione tecnica di Torchia che alza il muro con Francesco Talarico ma Dipasquale dall’altra parte prende la squadra per mano e lancia la volata a Sterminio che chiude al centro 25-21.
All’inizio del secondo set formazione iniziale per Polimeni, Torchia conferma Chirumbolo alla banda. Ospiti in lieve vantaggio fino al primo tecnico (7-8) comincia la saga degli errori per Cinquefrondi, fallosa la ricezione, molto falloso il servizio, tiene solo il muro. Sul 10 pari Polimeni si infuria con i suoi. Troppi errori, l’ultimo al servizio di Chillemi, salvato solo da un fallo di posizione fischiato agli avversari. La strigliata di Polimeni comincia a fare effetto, cresce il rendimento individuale, Dipasquale continua, nonostante l’evidente sofferenza fisica, a mettere palloni a terra senza affondare di potenza sia al servizio che da posto uno in attacco. Al secondo tecnico Indifesa avanti di tre. Torchia cambia qualcosa, Piedepalumbo porta a casa quattro punti al turno di servizio ma gli sforzi sono vanificati da diversi errori di Omar Sall in giornata storta tanto da essere sostituito da Polimeni con Azzarà che approfitta della propria esperienza nelle retrovie e fa aumentare il rendimento generale. Una nota speciale la merita lo scambio che ha portato al punteggio 21-18, quattro attacchi da posto quattro del Lamezia, quattro muri consecutivi di Indifesa poi quello decisivo, secco, di Remo e Dipasquale non lascia il tempo d’intervento agli avversari. Il punto 24 per Cinquefrondi è merito di Piedepalumbo che vince una contesa al centro. La chiusura del set è regalata da un errore al servizio del lametino Vittorio Butera. Archiviato anche il secondo parziale 25-19.
Parte male Indifesa nel terzo parziale e rischia di accumulare un pesante svantaggio evitato solo dagli straordinari di Dipasquale che stoicamente fa restare in corsa la squadra intervenendo da ognuno dei sei rettangoli virtuali del campo. Lamezia in vantaggio al primo time out tecnico (5-8) è Chillemi che infila una serie positiva fino al riaggancio al punto numero nove. A seguire risultato ad elastico fino al secondo tecnico (16-13), poi vistosissimo calo psico-fisico del Lamezia. Non servono due sospensioni di Torchia e qualche ritocco della formazione. Indifesa cammina a folle ed in discesa, ci pensano i lametini a fare il resto. Un saga di errori a ripetizione in tutti i reparti e gli ultimi due punti in evidente deficit di mordente. Finisce 25-17 non prima dell’ingresso in campo di Mercurio al posto di Remo.
Risultato finale Indifesa Cinquefrondi batte Raffaele Lamezia 3-0 (25-21, 25-19- 25-17) durata set 31, 32, 26 minuti. Numeri individuali: Indifesa: Sterminio 10, Chillemi 8, Sall 4, Dipasquale 15, Remo 8, Piedepalumbo 3 – Raffaele Lamezia: Talaarico 3, Chirumbolo 4, Presta 4, G. Sacco 4, Procopio 4, Butera 8, Mario Sacco 11. I numeri dicono anche che Sterminio si è rivelato il miglio attaccante con il 71% di successi mentre in ricezione sugli scudi Chillemi con il 68% di rendimento. Undici gli errori al servizio per Indifesa, 8 quelli del Lamezia, Cinque a quattro il conto degli aces per Cinquefrondi. Dieci i muri vincenti di Indifesa contro due di Lamezia. Bassa la percentuale di servizi al salto per ambedue le formazioni, in casa Cinquefrondi ha influito il risentimento fisico di Dipasquale.che ha preferito la flottante.
A fine partita Polimeni, avvicinato dall’Edicola ha detto di non aver mai avuto alcuna paura e di aver avuto solo un momento di ira quando, nel corso del secondo set, il basso rendimento in tutti i fondamentali stava creando qualche rischio. Sono i fondamentali lo specchio della partita – ha continuato – se questi non funzionano occorre rimediare per tempo. Alla domanda relativa all’ennesima situazione di emergenza ha risposto seccamente “Nella pallavolo la notte serve proprio a questo, a pensare e trovare soluzioni alle situazioni di emergenza”
Di collettivo forte hanno parlato sia Belcastro che Gurnari, una squadra con dodici titolari per Belcastro capace di sopperire all’ennesima difficoltà di organico dettata da problemi fisici. Vittoria di gruppo per Gurnari che ha sottolineato come le continue defezioni di due, tre o quattro titolari comportano difficoltà in campo durante la partita ma anche problemi in settimana nelle sedute di allenamento. L’indisponibilità di alcuni elementi infatti impedisce gli approfondimenti tecnici, ciononostante – ha concluso Gurnari – Polimeni è riuscito a trovare sempre e comunque soluzioni che hanno portato a risultati positivi.
Il campionato si ferma per una settimana, sospensione provvidenziale per il recupero degli elementi in infermeria. In classifica Cinquefrondi approfitta del mezzo passo falso imprevisto della capolista Misterbianco in casa contro Acireale (3-2) e, aspettando la partita di domani sera del Gela, può già dire di aver agganciato il secondo posto a 33 punti ed aver accorciato a soli 3 punti il distacco dalla capolista.