GIOIOSA JONICA – Finalmente gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie di Gioiosa Jonica hanno l’opportunità di usufruire del servizio di mensa scolastica. Per la verità i tempi sono stati leggermente prolungati da ben due gare di appalto andate a vuoto. Solo al terzo tentativo gli uffici hanno potuto aggiudicare il servizio, che durerà per i prossimi due anni. Già dal primo giorno sono stati circa centocinquanta gli alunni che sono rimasti a scuola (tra materne, elementari e medie), usufruendo del servizio. Grande soddisfazione viene espressa dal sindaco Salvatore Fuda e dall’assessore alla pubblica istruzione Salvatore Femia. Per quest’ultimo si tratterà, ora, di “vigilare sull’assoluto rispetto del capitolato, affinché sia garantita in ogni momento la sicurezza igienico-sanitaria dei pasti”. Per quanto attiene la contribuzione parziale che viene richiesta alle famiglie (1,6 euro a pasto per la scuola dell’infanzia, 2,0 euro per la primaria), il giovane amministratore evidenzia che “la nuova Amministrazione ha potuto fare ben poco per questa annualità, essendoci insediati ai primi di giugno”. Le tariffe, quindi, sono rimaste invariate. Per il futuro, invece, “ci saranno sicuramente novità positive per le famiglie, con riduzione del costo del buono mensa, soprattutto per le fasce sociali più deboli e disagiate”. L’avvio del servizio mensa segue di pochi giorni la consegna di nuovi arredi scolastici (sedie e banchi), mentre già dopo l’apertura delle scuole era stata effettuata una meticolosa pulizia dei giardini di tutti i plessi, con sfalcio erba e potatura di alberi. E’ ancora in corso, invece, la manutenzione ordinaria di porte, finestre, tapparelle, bagni, eseguita in seguito ad una meticolosa ricognizione che ha riguardato tutti i plessi. Il primo cittadino Fuda afferma che “si tratta di risultati fortemente voluti dall’Amministrazione comunale e che testimoniano la continua attenzione che stiamo riservando verso il mondo della scuola e le sue esigenze. La principale agenzia educativa, il luogo dove crescono i nostri figli è al centro dell’azione amministrativa”.