CINQUEFRONDI – La sezione del Partito Democratico di Cinquefrondi è già entrata fortemente nel pieno della campagna elettorale. Dopo il successo registrato nei giorni scorsi con la presenza nella cittadina del Presidente Nazionale del Partito, onorevole Rosi Bindi, il segretario, Michele Galimi, ha presieduto i lavori del direttivo di circolo che si è tenuto la sera di venerdì 25 gennaio. I dirigenti democrat hanno sottolineato come la sezione vive un momento di entusiasmo e di crescita che bisogna saper trasformare in progetti politici in grado di dare soluzioni ai tanti drammi che vive la popolazione della piana. Galimi, a nome di tutti gli iscritti, ha espresso soddisfazione per la richiesta di iscrizione di nuovi giovani che andranno ad arricchire una presenza che si sta già rivelando fondamentale per il futuro politico del partito nella piana e nella provincia.
Per mantenere un dialogo aperto con la cittadinanza, il direttivo ha deciso di organizzare un’ assemblea con tutti gli iscritti ed i simpatizzanti per Giovedì 31 gennaio alle ore 19 presso i locali del partito. L’appuntamento riveste per i dirigenti democrat un momento importante poichè bisogna mettere in cantiere una serie di manifestazioni necessarie a far conoscere alla comunità i progetti ed i programmi che il partito di Bersani intende mettere al centro dell’attenzione. Galimi ha già mandato un documento alla direzione nazionale affinchè si dia assoluta priorità al lavoro ed alla moralizzazione della vita pubblica. Per saldare ancora meglio il dialogo fra le sezione ed i dirigenti nazionali del partito, durante la campagna elettorale saranno a Cinquefrondi esponenti di primo piano dei democrat nazionale. Il responsabile politico locale Galimi ha ancora rimarcato che il Partito Democratico, all’interno del prossimo parlamento, articolerà una serie di interventi e di proposte in grado di riaprire la sezione staccata del tribunale di Cinquefrondi, soppressa dal governo Berlusconi e da quello Monti. In merito a quest’ultimo fatto, i democrat ribadiscono che la questione non va letta come problema di campanile ma va invece inquadrata come funzionamento organico della giustizia.