REGGIO CALABRIA – L’inaugurazione delle sale di cardiologia interventistica presso gli Ospedali Riuniti, attesa da tempo, rappresenta un grande passo in avanti per la sanità reggina e consentirà ai professionisti qualificati e di valore che già operano presso la struttura ospedaliera di poter migliorare le loro prestazioni e di poter garantire migliori condizioni di qualità e di sicurezza per tutti coloro i quali saranno sottoposti ad esami di coronarografia e ad interventi di angioplastica. A questo primo risultato si è giunti grazie alla grande battaglia che il sottoscritto insieme ad altri ha portato avanti da molti anni per dotare finalmente la città di Reggio Calabria di servizi sanitari ed ospedalieri di primo livello e di alta qualità, a partire dall’istituzione della Cardiochirurgia e del Centro Cuore. In questa battaglia, sostenuta anche dai mezzi di informazione, siamo riusciti, su mia proposta, a cambiare perfino il piano sanitario regionale per introdurre l’istituzione di un’autonoma Unità Operativa di Cardiologia interventistica e Cardiochirurgia dotata di 10 posti letto presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, raggiungendo un obiettivo storico che era stato sempre rifiutato alla città di Reggio.
Ma non basta. A seguito di quella decisione così importante abbiamo lavorato per attuare la legge e per concretizzare il diritto dei reggini ad avere la cardiochirurgia e la cardiologia interventistica. In tal senso con apposita delibera della Giunta Regionale di centrosinistra, della quale facevo parte e su mia sollecitazione, sono state stanziate le risorse finanziarie necessarie, circa 18 milioni di euro, per realizzare il Centro Cuore a Reggio Calabria. Successivamente, con la gestione del Direttore Generale Pangallo, è stata effettuata la gara di appalto per l’effettuazione dei lavori chiavi in mano e dopo un lungo contenzioso legale, concluso da una sentenza del Consiglio di Stato, l’appalto è stato aggiudicato e i lavori sono partiti sotto la gestione del Direttore Generale Santagati, sempre durante la Giunta di centrosinistra. E dunque, se oggi siamo giunti a questo punto ed al coronamento di questo sforzo enorme, lo si deve al particolare impegno del sottoscritto e di altri che ha portato all’approvazione della legge per la Cardiochirurgia, al finanziamento di 18 milioni per il Centro Cuore, all’appalto dei lavori e alla loro messa in cantiere. E’ singolare ed anche assai grave che nella circostanza dell’inaugurazione avvenuta ieri tutto questo sia stato omesso e dimenticato. Come sempre il centrodestra reggino e calabrese non perde occasione per imbrogliare le carte e per tentare di prendersi meriti che non ha assolutamente: è un metodo al quale siamo ormai abituati ma che suscita sempre un moto di riprovazione e di condanna.
Il Centro Cuore agli Ospedali Riuniti è stato voluto e realizzato grazie alle battaglie che sono state condotte negli anni passati e che si sono rivelate vincenti per la città perché hanno dato una risposta concreta ad una crescente domanda di salute (a questo proposito basti ricordare che in condizioni assolutamente difficili e precarie sono state realizzate in un solo anno, grazie allo straordinario e qualificato impegno degli operatori sanitari, circa 900 coronarografie e circa 500 angioplastiche). Anzi se un rilievo va mosso all’attuale Direttore Generale Bellinvia è proprio quello di aver ritardato oltremisura l’inaugurazione delle sale operatorie di cardiologia interventistica, col rischio di non rendere collaudabili le attrezzature tecnologiche moderne ed avanzate, già da tempo ivi sistemate e pronte per essere utilizzate. Purtroppo, però ancora il lavoro non è stato portato a conclusione. Infatti, nonostante siano passati due anni e mezzo dall’insediamento di Scopelliti alla Regione e di Bellinvia all’Azienda Ospedaliera non è stato fatto nessun passo avanti per chiudere definitivamente il cerchio con l’istituzione concreta della Cardiochirurgia. Troppi ritardi e troppe lungaggini si sono accumulate. Le promesse di Scopelliti si sono dimostrate quello che erano e sono state cancellate dai fatti. Ed il suo fallimento è sancito proprio dall’imbarazzante passerella che ieri ha fatto all’Ospedale per incensarsi del lavoro che altri hanno compiuto e per cercare di attribuirsi la paternità e il merito dell’impegno e dei risultati che altri hanno realizzato.
Non certamente la sua Giunta Regionale e non certamente l’attuale Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera. Da loro, noi insieme a tutti i reggini, ci aspettiamo da due anni e mezzo quello che ancora non hanno fatto e cioè completare il Centro Cuore con l’organico necessario (Primario cardiochirurgo, dirigenti medici cardiochirurghi, personale medico e infermieristico specializzato, ecc.) per poter avere finalmente la Cardiochirurgia a Reggio Calabria, dotando la città di un servizio di eccellenza che permetterà di salvare tante vite umane mettendo fine ai viaggi della speranza. I fatti stanno a zero mentre le chiacchiere e le inutili e inconcludenti passerelle aumentano a dismisura.