CINQUEFRONDI – La presenza di 4 svincoli in circa 4 chilometri, la cancellazione del collegamento con la Sgc Jonio-Tirreno, lo spreco di risorse pubbliche per opere già realizzate. Questi alcuni dei motivi che hanno portato l’associazione “Laboratorio società civile”, il Comitato unitario di base (Cub) per il lavoro e il comitato degli espropriati di Cinquefrondi, Cittanova e San Giorgio Morgeto rappresentati da Armando Foci e Aldo Polisena ad avviare una “battaglia” a difesa del territorio e a chiedere la modifica, del progetto in base alle esigenze del territorio. In un manifesto affisso per le vie cittadine, Foci e Polisena hanno chiesto ai sindaci di Cinquefrondi, Cittanova e San Giorgio Morgeto di partecipare da protagonisti alla loro battaglia se davvero tengono al bene del territorio e vogliono che si realizzi un’opera funzionale. Non è mancato, nel manifesto, un riferimento ai cittadini espropriati e ai politici locali, il cui compito «non è soltanto quello di attribuirsi sempre, comunque e in fretta eventuali meriti, ma anche e soprattutto quello di risolvere i reali problemi dei cittadini, quale ad esempio quello dei piccoli proprietari dei fondi espropriati che da 23 anni non sono mai stati risarciti con l’indennità d’esproprio».
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Pedemontana. Armando Foci e Aldo Polisena continuano la loro battagliaChiesta la collaborazione dei sindaci di Cinquefrondi, Cittanova e San Giorgio Morgeto06/11/2015 | Edicola di Pinuccio