• Pene alternative al carcere, protocollo tra Comune di Cittanova e Tribunale di Palmi
    Per cinque anni dieci detenuti potranno scontare lievi condanne prestando opere di pubblica utilità
    12/06/2013 | Ufficio stampa Comune di Cittanova | Inquietonotizie.it

    cittanova municipioCITTANOVA – È stato siglato ieri mattina il protocollo di intesa tra il Comune di Cittanova e il Tribunale di Palmi relativo all’affidamento di soggetti destinati a lavori di pubblica utilità in alternativa al carcere. Un accordo, sottoscritto dal sindaco cittanovese, Alessandro Cannatà, e dal presidente del Tribunale palmese, Maria Grazia Arena, che avrà durata di cinque anni e che coinvolgerà un massimo di dieci detenuti. Il documento siglato, primo in assoluto per quello che riguarda il circondario del Tribunale di Palmi, consentirà a dieci detenuti di prestare servizi di pubblica utilità presso il Comune di Cittanova secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

     

    Le tipologie di lavori a cui destinare i detenuti riguarderanno tre aree distinte: lavori di natura tecnica; assistenza ad anziani e portatori di handicap; manutenzione del demanio e del patrimonio pubblico. L’Ente non dovrà versare alcun emolumento a favore dei detenuti per le prestazioni lavorative svolte. L’unico obbligo per il Comune riguarderà la stipula di un’assicurazione contro infortuni e malattie professionali nonché per responsabilità civile verso terzi. Azione di carattere sociale utile al paese – «Il protocollo d’intesa siglato questa mattina tra il nostro Comune e il Tribunale di Palmi ha commentato il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà – è un atto importante di sensibilità che l’Amministrazione comunale di Cittanova mette in campo consapevole della necessità di sviluppare misure di recupero alternative al carcere per i detenuti coniugandole alle esigenze di risorse umane da parte dell’Ente. Ancora una volta – ha proseguito il primo cittadino cittanovese – il nostro Comune si dimostra valido mediatore di valori morali ed umani, canalizzati in una visione d’ampio respiro dell’agire amministrativo».