CINQUEFRONDI – Il barbaro assassinio di un disabile nella nostra realtà, lascia tutti noi perplessi e preoccupati. E’ questa la prima reazione del segretario della sezione del Partito democratico di Cinquefrondi, Michele Galimi. La vittima era conosciuta in paese per la sua riservatezza e soprattutto per i seri problemi di carattere sociale che ne hanno sempre impedito il pieno inserimento. Frequentava solamente la messa domenicale, aiutato in questo da qualche volontario. Proprio per queste ragioni, i democratici cinquefrondesi non riescono a darsi alcuna spiegazione di fronte a tanta violenza ed a tanta crudeltà. Ogni azione delittuosa è da condannare senza alcuna giustificazione, ma questa è addirittura assurda, se si pensa alla personalità che ha caratterizzato la vita di questa persona.
Galimi insiste sul fatto che a Cinquefrondi manchi un assistente sociale che promuova una seria lettura sulla precarietà che vive parte della popolazione. Tante sacche di emarginati si contano, ancora, nella nostra realtà ed all’orizzonte non si vede alcun tentativo di affrontare in maniera seria e concreta questo preoccupante fenomeno. L’assassinio di qualche giorno fa deve trovare in ogni caso una risposta forte nella condanna e nell’impegno immediato, per individuare e colpire queste bestie che commettono delitti di tale portata. La sezione del Partito democratico esorta tutti i cinquefrondesi alla militanza attiva, alla non rassegnazione per affermare che il paese intende costruire percorsi di civiltà, lungo i quali richiamare con entusiasmo tutte le nuove generazioni.