• Piana Ambiente nel mirino. Longo (Prc): “Disegno criminale per scongiurare una gestione pubblica del servizio di raccolta dei rifiuti”
    05/07/2012 | G. Longo, capogr. PRC cons. prov. RC | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – L’incendio doloso che ha colpito diversi mezzi di Piana Ambiente deve porre tutte le soggettività politiche, istituzionali e sindacali del territorio di fronte ad una grande assunzione di responsabilità. E’ giunto il momento di gettare la maschera. Quanto accaduto, a nostro giudizio, non è il frutto di una protesta barbara o di chissà che altro, ma rappresenta un chiaro tassello di un disegno criminale più pericoloso che vorrebbe interrompere il processo virtuoso che dovrebbe portare alla costituzione di un consorzio o di una associazione di scopo tra Comuni che favorisca e garantisca, attraverso una gestione pubblica del servizio, i livelli occupazionali ed il controllo del sistema di raccolta dei rifiuti con trasparenza e legalità. Chiunque non si dovesse adoperare per il raggiungimento di questo obiettivo è chiaramente un nemico del popolo della Piana e quindi anche dei lavoratori, ponendosi dalla parte dell’illegalità e di chi la fomenta.

     

    La situazione in cui versano le strade dei nostri Comuni è oramai insostenibile, perché il problema va oltre la semplice raccolta dei rifiuti e sino a quando non si deciderà di razionalizzare il sistema, uscendo anche dalla gestione commissariale, si rischia solamente di inquinare ulteriormente il nostro territorio come più volte evidenziato anche nelle relazioni delle commissioni di inchiesta dalle quali emerge che il trasporto dei rifiuti da tutta la Calabria a Gioia Tauro è antieconomico e ingiustificato. Il raddoppio dell’inceneritore appare sempre più una decisione voluta solamente per impedire che la Regione Calabria si trovi costretta a pagare delle penali contenute nel capitolato di affidamento lavori e non come una necessità per un territorio che ne farebbe volentieri a meno se si decidesse di puntare seriamente sulla raccolta differenziata spinta di cui troppi ne parlano e quasi nessuno la mette in pratica.

     

    Dall’ultimo incontro in Prefettura è emersa la necessità di convocare entro la metà di luglio 2012 i consigli comunali della Piana per deliberare l’adesione dei Comuni al nuovo soggetto pubblico che dovrà gestire il sistema di raccolta dei rifiuti e siccome sino ad oggi nessun sindaco a provveduto a convocarlo, chiedo a sua eccellenza il prefetto di vigilare che gli impegni assunti dai sindaci vengano rispettati, perché questa occasione rappresenta forse l’ultimo serio tentativo di salvare l’intero sistema ed impedire così che la criminalità organizzata se ne impossessi. Rifondazione Comunista vuole una risposta adeguata in tempi brevi perchè la meritano anche quei lavoratori che, per amore e attaccamento alla loro azienda ed al loro lavoro, nonostante la cassa integrazione, si sono adoperati insieme ai vigili del fuoco per spegnere le fiamme che stavano distruggendo i mezzi con cui giustamente vogliono tornare presto a lavorare regolarmente.