GIOIA TAURO – Il presidente della Comunità Montana di Cinquefrondi tenta di indossare le vesti di un famigerato ministro del suo stesso colore politico e si rifugia nella non risposta sul mancato pagamento degli stipendi. Forse, il presidente Galluccio, preso dal caldo torrido degli ultimi giorni, non si è accorto delle gravissime affermazioni lanciate all’indirizzo di alcuni dipendenti dimenticandosi di quei doveri e responsabilità assegnate alla sua persona e al ruolo ricoperto. Non è consentito a nessuno ledere la dignità dei lavoratori pubblicamente e in maniera gratuita. Questo tipo di aggressione generica a “taluni lavoratori”, deve essere riempita di contenuti, con nomi cognomi fatti e responsabilità dirigenziali. Probabilmente, il presidente ha preso un abbaglio, d’altronde, in questo momento afoso, diventa difficile contestualizzare le proprie responsabilità, prima ancora di buttare fango sui lavoratori disperati in attesa del sacrosanto salario. Tuttavia, nelle esternazioni del Presidentenon si intravede la ben che minima citazione a una possibile soluzione della problematica posta.
Evidentemente il risentimento maturato nel leggere la notizia sui giornali, l’ha fatto innervosire e non si è accorto che, denigrando “taluni lavoratori” ha denigrato se stesso. Apprendiamo del nuovo impegno politico assunto al Comune di Cittanova, ma non possiamo permettere il venir meno del ruolo e delle responsabilità rivestite nelle sua veste di Presidentee del gravissimo problema economico che colpisce i lavoratori, questo si, deve essere un punto fermo di legalità e trasparenza. Altro è ingenerare dubbi sulla tempestività dell’informazione di atti deliberati dalla giunta. Forse bisogna lasciarli chiusi in bacheca e oscurarli? Oppure, rendere pubblico l’operato di un Ente pubblico è lesa maestà? La consistenza di cassa e il suo utilizzo deve essere la cartina di tornasole della trasparenza, specialmente quando non si pagano i lavoratori. Divagare su questo principio fondamentale, in un momento di grande crisi economica delle famiglie, vuol dire non portare rispetto per il lavoro e i lavoratori. Un atteggiamento gravissimo da censurare e sul quale Galluccio deve rimboccarsi le maniche per trovare una soluzione possibile. Essere presidente implica responsabilità e, le affermazioni riportate dai giornali denotano scarsa consapevolezza dei problemi di padri e madri di famiglia ridotti alla fame per colpe istituzionali, fortemente connotate da appartenenze politiche che hanno rilegato l’intero mondo dei lavoratori e pensionati ad avere difficoltà di sopravvivenza.
Questa è la storia degli ultimi dieci anni di governo e non può essere riproposta né emulata nelle gesta del presidente della comunità montana di Cinquefrondi. L’allarme lanciato dalla Fp Cgildoveva far riflettere il presidente sulle sue responsabilità di datore di lavoro e rappresentante legale dell’Ente. Forse sottovaluta la possibile inesorabile mannaia che arriva dalla Corte dei Conti e colpisce chi ha cagionato danni erariali. I danni erariali possono trovare consistenza anche nei decreti ingiuntivi eseguiti per mancato pagamento degli stipendi ed erogazione dei buoni pasto ai dipendenti della Comunità Montana.