GIOIA TAURO - Mentre scriviamo è in atto dai cornicioni una vibrante protesta , i lavoratori easperati e delusi lasciano cadere e lanciano oggetti verso il basso. La zona è presidiata dalla polizia e dagli agenti antisommossa pronti ad intervenire. Nei fatti , non si arresta la protesta di Pianambiente. Rabbia e disperazione spingono i lavoratori a chiedere una risoluzione rapida e sicura, per loro e le loro famiglie. Da stamane, i lavoratori occupano i cornicioni di un edificio, in corso di ristrutturazione, di per sé simbolico. Si tratta, infatti, di un bene confiscato a una delle potenti cosche della Piana che, con fondi pubblici, dovrà essere adibito a Caserma dei carabinieri. La ristrutturazione dell’immobile è la realizzazione di una speranza: rappresentata dal riscatto della legalità. E’ appunto per questa ragione che i lavoratori l’ hanno scelta come location. L’occupazione del cornicione di questo edificio, oggi, testimonia l’avvenuta violazione dell’art. 1 della nostra Costituzione che si consuma attraverso il mancato rispetto della norma che riconosce il diritto alla ricollocazione di chi è stato occupato in servizi pubblici, ha perso il lavoro e rimane senza salario. E’ questo che rende ancora più rappresentativa la protesta in atto . Sul fronte della vertenza sono già stati aperti contatti con la prefettura e con l’assemblea dei sindaci della Piana. Si chiede di avviare subito un tavolo per procedere al riassorbimento di tutti nei cambi di appalto e per l’avvio di un’associazione di scopo tra i comuni che affidavano il servizio alla Società Partecipata. Purtroppo dalla prima valutazione, dalle disponibilità verificate dallo stesso Presidente dei Sindaci della Piana, le rassicurazioni sul futuro dei lavoratori non sono sufficienti e pertanto i lavoratori, oltre a mantenere la loro condizione di disagio, stanno inscenando, proprio in questo momento forte tensione e manifestazioni di disappunto. Tutto sembra faccia presagire alla prosecuzione della protesta anche nelle prossime ore. Come Cgil della Piana rimaniamo a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie e continueremo nel difficile tentativo di ricercare con i sindaci e le istituzioni ogni forma che sia in grado di garantire per loro lavoro e salario. Continuiamo a ritenere che le responsabilità del fallimento della Società siano corali da parte dei Sindaci e che la Regione Calabria non possa ritenersi assolta dalle gravi responsabilità politiche che le competono per il problema generale del sistema dei rifiuti e dell’igiene ambientale. Speriamo che nelle prossime ore si possa trovare la via per scongiurare un possibile dramma, conseguenza di questo disastro sociale. Nessuno può girarsi dall’altro lato quando c’è chi per disperazione mette in gioco anche la propria vita. (Antonino Calogero, Cgil Gioia Tauro, Ore 17:54)
GIOIA TAURO – I lavoratori di Pianambiente da stamane sono saliti su un palazzo in costruzione, vicino alla caserma dei Carabinieri (statale 101) e minacciano di buttarsi giu’ per mancati salari e perdita lavoro. La protesta è ancora in atto. (11:30)
GIOIA TAURO – Una decina di dipendenti sospesi della società pubblico-privata Piana Ambiente, che si occupava fino a qualche mese fa della raccolta dei rifiuti solidi urbani nella Piana di Gioia Tauro, sono saliti stamani su un palazzo vicino alla sede della società e minacciano di buttarsi se i sindaci della zona non decideranno subito sul loro futuro. Una trentina di dipendenti avevano inscenato in precedenza un sit-in di protesta davanti alla sede di Piana Ambiente. Poi la decisione di una decina di loro di salire sul tetto dell’edificio. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri che stanno cercando di mediare con i lavoratori per farli scendere dal palazzo. (Ansa)
GIOIA TAURO – Una decina di dipendenti sospesi della società pubblico-privata Piana Ambiente, che si occupava fino a qualche mese fa della raccolta dei rifiuti solidi urbani nella Piana di Gioia Tauro, sono saliti stamani su un palazzo in costruzione vicino alla sede della società e minacciano di buttarsi se i sindaci della zona non decideranno subito sul loro futuro. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri ma quando alcuni militari dell’Arma hanno provato a salire per dissuadere i manifestanti, dal tetto è stato scagliato giù un mattone che ha danneggiato un’auto dei carabinieri. E’ dovuta intervenire anche un’ambulanza perché uno degli operai che soffre di problemi cardiaci ha avvertito un malore. I vigili del fuoco stanno presidiano dal basso pronti a intervenire. Una trentina di dipendenti avevano inscenato in precedenza un sit-in di protesta davanti alla sede di Piana Ambiente. Poi la decisione di una decina di loro di salire sul tetto dell’edificio. In seguito è stata anche bloccata la strada Provinciale 1 (Ilquotidianoweb.it)