GIOIA TAURO – È allarmante la situazione dei lavoratori della società mista pubblico privata “Piana Ambiente” spa, infatti dal 1 gennaio 2013 si è aperta per loro la procedura di disoccupazione, creando quelle condizioni che più volte noi come organizzazione sindacale ed i lavoratori nelle numerose e rumorose proteste avevamo detto. Ad oggi di fatto si passa dalla cassa integrazione alla disoccupazione e tutto questo nella calma più totale delle amministrazioni comunali, che da mesi dicono di aver pronti i bandi e che nelle realtà invece non si vedono mai le pubblicazioni ufficiali. È ancora più preoccupante la situazione che si sta innescando nel territorio, visto la continua emergenza rifiuti, che ha colpito la piana di Gioia Tauro e tutta la provincia di Reggio Calabria. Un tempo si diceva che le responsabilità erano da attribuire alla società mista che ci lavorava, che non produceva e che aveva alti costi, oggi invece di chi è la colpa? Ci accorgiamo invece oggi che i nostri paesi sono letteralmente coperti di rifiuti, con le strade che stanno diventando un unico contesto misto tra “monnezza e catrame”, le carreggiate della strada non si riconoscono più con roghi che vengono appiccati giorno dopo giorno, come unico rimedio a liberare le strade dalla puzza nauseabonda. Uniche vittime di tutto questo i cittadini del territorio ed i lavoratori della società Piana Ambiente.
Già, perché mentre negli altri territori, si sono chiuse le miste e si sono creati nuovi consorzi, oggi nel nostro territorio si “sonnecchia” e si “tira a campare” aspettando che qualcuno dall’alto si accorga che siamo sommersi dalla spazzatura fino al collo. Come Filcams Cgil abbiamo più volte detto che la raccolta rifiuti come qualsiasi altro servizio essenziale per i cittadini, non può essere improvvisazione, non può finire nelle mani sbagliate e ne può essere affidato a chi che sia. Riteniamo invece che sia necessaria una volta per tutte, una programmazione del ciclo integrato dei rifiuti. Una programmazione, che permetta ai Comuni di uscire una volta per tutte da questa situazione e che consenta ai lavoratori di ritrovare la piena occupazione. Riteniamo infatti che sia importante andare a bando e magari consorziandosi, garantendo così l’occupazione ed un servizio serio, efficiente e capace di dare risparmi anche ai Comuni ed alle famiglie. Pertanto invitiamo, i Comuni destinatari della missiva inviata in data 28.12.2012 dal Liquidatore della società Piana Ambiente Spa, a predisporre i bandi di gara ed a garantire il passaggio dei lavoratori secondo quello che prevede l’art.6 del Ccnl Fise, che prevede nello specifico l’avvicendamento tra imprese nella gestione di appalto di servizi, secondo quella che è la tabella de i lavoratori impiegati nell’appalto gestito precedentemente da piana ambiente e distinta qui sotto comune per comune ed allegata alla missiva inviata.
Lavoratori impiegati per comune e per qualifica
GIOIA TAURO 18, MELICUCCO 5, MOLOCHIO 4, RIZZICONI 6, SAN FERDINANDO 7, SANT’EUFEMIA 4, ROSARNO 14, SEMINARA 3, TAURIANOVA 11, MELICUCCA’ 2, POLISTENA 3, SINOPOLI 2, SAN PROCOPIO 1, GIFFONE 1, GALATRO 1, IMPIEGATI AMMINISTRATIVI E TECNICI 9