CINQUEFRONDI – “Anche noi, checché ne possano pensare alcuni, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare, e purtroppo non solo all’epoca della scuola, diversi personaggi che la penna manzoniana ha saputo descrivere con grande maestria e che a distanza di quasi due secoli si attagliano, spesso perfettamente, a taluni “Carneadi” che popolano le nostre belle contrade. Legulei che tentano “ di ben maneggiar le gride” come l’Azzecagarbugli”di manzoniana memoria, arroganti “Don Rodrigo” incapaci di distinguere tra l’orgoglio ed il puntiglio, minacciosi ed ironici “ bravi” come il “ Nibbio” ed il “ Griso” e come quest’ultimo sempre pronti ad abbandonare e tradire il padrone agonizzante.
Lasciamo, come sempre, che siano i nostri concittadini, per i quali coerentemente, diuturnamente e disinteressatamente continuiamo a lavorare, a trarre le conclusioni. A noi corre l’obbligo, comunque, di rammentare a coloro che ci hanno dato e continuano a darci fiducia, a coloro i quali non hanno tempo da sprecare per… scoprire quali siano le sorti di una “scritta”, (ossia di un’antica insegna in attesa di restauro!) che mentre don Abbondio è e rimane, comunque, un esempio di naturalezza, è un uomo che non diventa e non può mai diventare odioso e disprezzabile, proprio per questa sua naturalezza e per l’autenticità dei suoi sentimenti, mentre Perpetua è e rimane una popolana, ma comunque fedele, di perpetuo buon senso e di perpetuo amore per il lavoro e per l’ordine nella propria casa, spesso taluni gratuiti detrattori dell’altrui operato, altro non sono che uomini capaci di farsi strada nella vita senz’altra virtù se non quella di “riuscire a darsi importanza” come il “ Conte zio” , anch’esso di manzoniana memoria, paragonabile, sempre per dirla come il Manzoni” a una di quelle scatole che si vedono ancora in qualche bottega di speziale, con su certe parole arabe, e dentro non c’è nulla; ma servono a mantenere il credito alla bottega!”
11 commenti
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Indipendente
5 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Leggo “purtroppo” solo ora il comunicato del Sindaco e dell’ Amm. Com.
Rimango basito dai toni del comunicato e ancor più “dall’ abile gesto” con il quale l’ Amministrazione scarica la responsabilità sugli “uffici competenti”.
Io in un’altro post avevo chiesto ai Ns. Amministratori di non trovare giustificazioni strane per l’accaduto, ma come se fosse stato un’oracolo ecco materializzarsi la motivazione surreale.
Perfavore, siate onesti e cooerenti con ciò che fate, lo dovete in primis ai cittadini che Vi hanno votato e poi al resto della popolazione.
Anche il modo di esprimersi nei cominicati e durante la conferenza stampa di un paio di giorni fa (non ero purtroppo presente, ma chi c’éra ne è rimasto a dir poco sconvolto) nei confronti delle persone che Vi sono contrarie e in particolare dell’associazione Edicola di Pinuccio non è da Amministratori.
Continuare ad apostrofare “FAZIOSI” un gruppo di persone che con impegno e umiltà cercano di tenere informati i propri concittadini sui fatti che l’Amministrazione cerca di nascondere non mi sembra sia “FAZIOSO”, piuttosto mi sembra dovere di cronaca e di informazione.
Spero vivamente che ciò che è accaduto, con tutte le critiche che si è portato dietro, con gli insulti perpetrati ai Vs. oppositori, la magra figura che avete fatto e quant’altro sia da lezione per Voi che Vi definite Amministratori e per i cittadini di Cinquefrondi che in futuro sapranno da chi guardarsi e a chi dare fiducia.
Basta con le bugie.
La trasparenza, l’umiltà, la coerenza con ciò che è stato detto in campagna elettorale dovrebbe essere il cavallo di battaglia di una “Giovane e Coesa Classe Dirigente”, a me pare però che siate rimasti senza cavallo.
5frondi
6 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
aha aha aha aha aha!!!!!!! vi siete dimenticati di Renzo e Lucia che sono i veri eroi del romanzo……. gente che appartiene al popolo.
d’altronde questa amministrazione sta continuando l’opera di sfacelo di quella precedente incominciando con piazza della repubblica, rione santa maria, la zona Rosario e Vallone, ora con il vecchio comune.
Ma che ne sanno di recupero di beni culturali, belle arti, anche modesti, che fanno la storia del popolo di cinquefrondi?
Luciano G.
6 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Anche se in ritardo desidero intervenire sulla discussione che da qualche settimana caratterizza il dibbattito paesano nonchè quello dell’ E.D.P., relativo all’insegna del municipio.Fermorestando che sono daccordo sul fatto che la stessa non doveva essere rimossa sicuramente un pò di leggerezza in fase gestionale ha fatto si che tutto avvenisse.Sono certo che gli amministratori si faranno guidare dal buon senso e si attiveranno perchè l’insegna torni al suo posto naturale, e la storia che c’e lo chiede e nessuno dovrà fare diversamente.E’ stato un errore, come dicevo, ma per fortuna rimediabile visto che le lettere sono in fase di restauro un pò di pazienza e ritorneranno.Ma consentitemi amici cari, di ritornare e fare un lungo passo indietro con il tempo e ricordare a chi è cinquantino ed oltre nonchè ai giovani di oggi che di errori, e questi purtroppo irrimediabili, le varie amministrazioni che hanno guidato Cinquefrondi nei decenni passati ne hanno commessi troppi tra il silenzio sinistro, dall’opinione pubblica e politica paesana.Partiamo dalla bitumazione del corso Garibaldi, chi può dimenticare quella magnifica pavimentazione che c’era, opera della laboriosità del Podestà DellaScala e degli operai che vi hanno lavorato, pensate che c’era una mattonella all’altezza dell’ex carcere dove era scolpita la data dei lavori:1932. E’ stato giusto coprire di bitume e cancellare tutto?? Avanti parliamo del rifacimento della facciata della scuola Francesco DellaScala e nella fattispecie la zona dove era posto il refettorio, vi ricordate com’era e come è oggi?? Io si, sarà che pendo a destra e la storia non mi fa paura. Vogliamo parlare dell’aula consiliare?? Parliamone, personalmente mi sentivo e mi sento tutt’ora indignato da quella decisione di sfrattare l’aula per fare consigli comunali altrove come fosse spettacolo quello che doveva uscire dai dibattiti, avvicinare la gente alla politica non vuol dire spostare l’aula consiliare e collocarla un pò al polifunzionale e un pò alla mediateca ma servire onestamente, lealmente, disinteressatamente e amorevolmente il popolo di Cinquefrondi.Colgo l’occasione per esprimere tutto il mio disappunto, e ha tal proposito mi piacerebbe sentire le vostre opinioni, in merito ad una iniziativa che ha visto come promotori i comunisti di ogni simbolo e bandiera, affiancati da chi si identifica un pò come loro, nella città di Reggio Calabria qualche settimana fa, sappiate che la giunta del sindaco Arena supportato da una petizione popolare, ha inteso dedicare l’attuale piazza Orange, all’ex segretario del Movimento Sociale Italiano, Onorevole Giorgio Almirante.I tavvarish, perchè questi sono,hanno manifestato contro l’intitolazione ad Almirante spiegando che al defunto segretario mai e poi mai bisogna dedicare una strada della loro città, perchè il suo passato politico non è stato garanzia di democrazia, dimenticando che il compianto , tra l’altro è stato deputato per quarant’anni distinguendosi per correttezza e capacità, e non ci penso due volte ad andare ai funerali di Giorgio Paietta, deputato del P.C.I. La verità, e che i vostri atteggiamenti sono contraddittori la prova? A Polistena comune della provincia di R.C. C’ è una toponomastica che ricorda la vecchia Unione Sovietica, è notoriio che in questa cittadina è forte l’orgoglio comunista, ma con quale sfrontatezza si dedica un viale, alla rivoluzione d’ottobre, una strada a marx, una a lenin,una a guevara, pensate che hanno dedicato una via a Gagarin, su quest’ultimo non ho niente da obbiettare, mi domando, come mai non vi è nessun riferimento a Micheal Collins, membro dell’equipaggio, che mise piede per la prima volta sulla luna, vuoi mettere un sovietico con un americano di madre Italiana? Con tutto quel sangue versato, a causa di una dottrina fallimentare, che il tempo e il popolo hanno sancito,il nemico è Giogio Almirante e la sua incancellabile storia?? Meditate tavvarisch meditate,Dasvidania!!!!
giovanni
6 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Ho letto la mail di Luciano G: è semplicemente pazzesca. Per quanto riguarda l’opposizione ad intitolare una strada a Giorgio Almirante è semplicemente giusta. Non mi pare che abbia mai rinnegato il suo passato di appartenente ad una dittatura ridicola e per molti versi tragici che molti lutti ha prodotto alla ns nazione, ma tant’è anche per lui sono morti migliaia di partigiani: per permettergli di esprimere la sua opinione senza finire a Ventotene, all’Asinara o di fare la fine di Matteotti.
Mimì Giordano
7 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Caro Luciano G., caro fratello. Avrei potuto risponderti in privato, ma siccome il tuo intervento tocca un argomento delicato e tormentato, lo faccio pubblicamente, tramite EDP. Ti sei fatto trascinare dalla passione e un po’ confusamente sei passato di “palu ‘mpertica”, augurandoti un fiducioso destino per le lettere in stile liberty dello storico Municipio del paese e finendo con l’esternazione del rincrescimento per la toponomastica a senso unico polistenese e per quella reggina che avresti voluto vedere innovata con una via intestata ad Almirante. Della prima devi considerare che essa risale probabilmente a prima del 1989, quando quel grande impero che tanto illuse miliardi di persone, non era ancora crollato per implosione. Di quel crollo, ciò che fa più riflettere è che tanti di quegli uomini che in Russia lo rappresentavano, i loro figli, oggi i loro nipoti si fecero ammaliare da ciò che per un 70ennio additavano al mondo intero come nemici da combattere ed abbattere: l’oligarchia economico-finanziaria, il danaro, la ricchezza, il lusso. In una sola parola i simboli del capitalismo. Il primo simbolo della nuova Mosca, fu quello della Coca–Cola nella Piazza Rossa, il secondo Mac Donald, il terzo i diamanti ed le firme della moda ed il fascino dell’Occidente capitalista. E c’era bisogno che i loro padri e nonni facessero una rivoluzione? Se ci spostiamo in Cina, nel 1979 Den Xiao Ping esortava i cinesi ad arricchirsi. E lo hanno fatto, lo stanno facendo, qualcuno dei grossi personaggi del partito va al congresso in Rolls Royce. Il sig. Giovanni che ti ha risposto, forse non sa che in nome di quella ideologia, in tempo di pace, Stalin ha perseguitato e ucciso più comunisti italiani di quanto non fosse avvenuto in Italia ad opera del fascismo. Quando Polistena intitolava le vie alle figure del comunismo internazionale ha fatto una cosa che oggi si può spiegare, comprendere. Erano ancora ciechi, non ci avranno pensato ma allora avrebbero anche potuto inserire Via Pol Pot fra le vie del paese. Non sono d’accordo con te su Che Guevara. E stato un grande combattente per l’indipendenza del suo paese, della sua gente, un grande anticapitalista, un grande avversario dell’imperialismo yankee, meritevole dell’omaggio e del ricordo. Ne hanno fatto un’icona comunista, ma comunista lo divenne per legittime esigenze di appoggi internazionali, così come Fidel Castro, che a Cuba ha nobilitato la povertà. L’esempio e la lotta del CHE sono stati strumento di partiti e settori della cultura, abbisognevoli di miti per acquisire consensi giovanili e gestirli. La commercializzazione di milioni di magliette, indossate da tantissimi figli di papà e sedicenti rivoluzionari che con un povero non avrebbero diviso e non dividerebbero neanche un panino con la mortadella, non può sminuire la statura rivoluzionaria di Guevara. Se Juan Domingo Peron e i suoi monteneros lo ammiravano, non posso non ammirarlo io.
Per quanto riguarda Almirante, credo che la sua attività 40ennale nel Parlamento e nella vita politica nazionale, compostamente e correttamente interpretata con l’obiettivo della pacificazione nazionale, sia stata ispirata da princìpi di italianità. La coscienza nazionale ed il rispetto delle regole Repubblicane e della democrazia parlamentare ne hanno fatto un grande uomo politico. La sua visita al feretro di Berlinguer nel 1984 e la visita di Giancarlo Pajetta, che ebbe un fratello ucciso dai fascisti nella guerra civile, e che omaggiò la sua bara a Maggio 1988, sono una scena plastica di quanto quell’uomo sia stato rispettato e la sua memoria omaggiata anche dagli avversari politici.
Tutto il resto, vie e strade da intestargli, sono solamente uno strumento in mano ai polticanti delle opposte caste dell’oggi.
giovanni
7 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Caro mimì approfitto della tua lucidità per evidenziare alcune cose : è vero che Stalin uccise piu’ comunisti di quanti ne uccise il fascismo , questo dimostra che i comunisti si sono sempre opposti ad ogni dittatura e non sono certo comunisti quelli che si sono appropiati di una ideologia per compiere inanerrabili tragedie : d’altronde in Europa ove ci fu una dittatura ci furono i comunisti a combatterla ( Spagna ed Italia docet). sSulla toponomastica nulla da dire oltre a confermare quanto già espresso : nonostante il buon Violante ci fu chi era dalla parte della libertà e chi no e Almirante , pur con tutte le successive abiure , modello Fini , non era certamente dalla parte della libertà
Luciano G.
8 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Caro fratello Mimì, lo so che sono trascinato dalla passione, e volutamente sono saltato “di palo in frasca”, perchè ultimamente sono state tante le provocazioni e di conseguenza non riuscivo a frenare la mia voglia di replicare.Sicuramente le argomentazioni sono più di una ma hanno un elemento in comune, cioè le enormi contraddizioni della Sinistra politica e la continua minaccia di inquinamento dell’ enorme mare che si chiama, verità.Lo so che Ernesto Guevara è stato un grande combattente ed aveva come obbbiettivo, la sconfitta del capitalismo e dell’imperialismo Americano, e su questo mi trovi d’accordo, anche il Fascicmo si adoperò in tal senso.Ma non volevo mettere in discussione le battaglie del “Che” forse ci sei cascato, quello che ho voluto far capire, è che i comunisti di ogni simbolo e bandiera, si definiscono da un pò di tempo a questa parte pacifisti.Allora il loro simbolo non può essere il Che ma Gandi poichè il primo di certo era un guerrigliero convinto.Ti faccio sapere caro fratello,a proposito della toponomastica della civilissima Polistena, di cui ho già discusso, non vi è Via Pol Pot, ma c’è Via Ho-Ci-Min.Per quanto riguarda l’intevento del Tavvarish Giovanni, che nel suo ultimo intervento, definisce il comunismo, antidittatoriale, ritengo che il mare della verità, dopo quest’ ultima ffermazione,è sempre più inquinato.Come non ricordare le delegazioni del P.C.I. ai congressi del partito comunista sovietico in primis, per non parlare dei rapporti stretti con tutti i partiti comunisti dell’ intera europa dell’ est, caduta questa illusione, giusto per non vivere di solitudine, avete ripiegato su Cuba, non mi risulta che Fidel e i suoi fratelli siano esempi di democrazia. A questo punto, e concludo con una battuta in vernacolo, chi siti lupu lapa o carocciulu di crapa????? Dasvidania.
giovanni
8 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
caro luciano , grazie per il compagno , perchè è un onore essere chiamato così , alcune considerazioni : ma tu sai chi è stato Ho-Ci-Mn ?
Poi un po’ di coerenza : Almirante non correo dei crimini del fascismo e come tale meritevole addirittura di una strada , mentre i comunisti italiani tutti criminali : MAH!!!!.Poi sul SuAmerica : mentre tutte le dittature fasciste hanno portato misreia e morte ( ti dice niente Pinochet o Plaza de Mayo ? ) almeno Fidel ha sconfitto analfabetismo , ha portato il tasso di mortalità infantile al di sotto di quello americano e Per concluder sono Comunista a tutto tondo , orgoglioso di essere perchè la storia della Repubblica italiana è stata scritta dai comunisti italiani
Luciano G.
9 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Tavvarish Giovanni della tua collocazione “Sinistra” non avevo dubbi, l’ho capito dalle frasi iniziali del tuo primo intervento.Ma devo prenere atto che i ragionamenti che ho posto all’attenzione, non sono stati trattati con la dovuta preparazione storico culturale, per cui ho deciso di non replicare sull’argomento.Ti ringrazio, e Dasvidania!!!
Bepi
9 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Mi permetto di far notare che l’aggettivo è Tovarish. Solo per non far torto alla verità, (specie poi se storico-culturale…). Non si sa mai….
giovanni
9 giugno 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
mi è andata bene! solo perchè contraddico il caro luciano sono ignorante : immaginate cosa sarebbe successo se avessero vinto i Ragazzi di Salò e qualcuno li avesse contraddetti